Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

inter venti
Bisogna
far capire
ai docenti
che parlare
di questione
orientale non
è così difficile
né tragico e
che lo si può
fare sempre,
anche senza
interventi
esterni,
nell’ambito
della propria
normale
attività
didattica
198 • studi e documenti deg Li anna Li de LLa pu BBLica istruzione
bito dopo le cerimonie dedicate al «Giorno del Ricordo» quando i docenti e
i dirigenti scolastici sono più sensibili. In questo periodo i docenti interessati
predispongono le proposte per l’anno successivo (di solito le presentano a fine
anno scolastico o ai primi di settembre). Non è opportuno predisporre un
solo tema. Le foibe e l’esodo sono argomento di un particolare anno scolastico
ma i professori interessati al lavoro potrebbero avere una classe che svolge
un altro programma.
E allora?
A seconda del periodo storico trattato nelle classi interessate al lavoro si può parlare
di Diocleziano, di Lepanto o delle Crociate ma sempre tenendo presente la
partecipazione delle genti dell’Adriatico Orientale agli eventi storici che hanno
vista protagonista la penisola italiana.
Ad un professore di latino si proporrà, per esempio, una lettura di Cesare e della
sua guerra civile. La guerra contro Pompeo ha avuto sviluppi importanti in Dalmazia
con Cesare che attraversa avventurosamente l’Adriatico e battaglie che vedono
le donne dalmate di Salona tagliarsi le trecce per farne corde da utilizzare
per combattere a favore di Cesare.
Chiaro il possibile aggancio con le nostre barchette che da Rovigno sono andate
a Fertilia e con la partecipazione delle donne agli eventi tragici dell’esodo.
Per il greco, invece, si proporrà la lettura di Apollonio Rodio e delle sue Argonautiche
negli episodi (per esempio l’uccisione di Absirto) ambientati nelle isole quarnerine.
Si potrà così inserire un discorso sulla geografia della regione, nell’aspetto
scientifico. Qui potrà essere coinvolto l’insegnante di scienze che potrà chiarire
il fenomeno del carsismo (quindi accennare alle foibe).
Sono solo esempi di come in tutti gli anni scolastici in ogni materia su qualunque
argomento si possa trovare un aggancio alla questione del confine orientale,
chiarendo così, lentamente nel corso degli anni, a spirale, vari aspetti della nostra
tematica.
Una classe che, nel corso degli anni, avesse sentito continuamente accenni a una
«questione orientale» sarebbe naturalmente incuriosita di approfondire il tema
con i famosi incontri ormai istituzionali e proposti da una legge ormai acquisita
nella mente dei presidi (un po’ meno in quella dei docenti).
Il MIUR dovrebbe proporre ai propri collaboratori di tutt’Italia la stesura di questi
progetti e nel suo sito avere un archivio facilmente visitabile e copiabile almeno
da tutti i docenti. Poiché non tutti hanno la capacità di stendere un progetto
nelle forme richieste da una scuola seria, alcuni potrebbero solo suggerire il tema
e i possibili agganci alla nostra questione.
Questi suggerimenti potrebbero poi essere elaborati da docenti in servizio nelle
forme canoniche richieste dalle scuole.
Sostanzialmente bisogna far capire ai docenti che parlare di questione orientale
non è così difficile né tragico e che lo si può fare sempre, anche senza interventi
esterni, nell’ambito della propria normale attività didattica. Poco alla volta la