31.05.2013 Views

Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Le</strong> <strong>vicende</strong> de L <strong>confine</strong> orient a <strong>Le</strong> <strong>ed</strong> i L <strong>mondo</strong> de LLa s cuo La • 175<br />

camminare ne L<strong>Le</strong><br />

scarpe de LL’a Ltro<br />

La Storia non è un patrimonio sociale condiviso. La Storia non è considerata la<br />

materia per eccellenza nel comune sentire e, tanto meno, nella <strong>scuola</strong>. <strong>Le</strong> difficoltà<br />

da superare per rendere protagonista questa disciplina nella formazione dei<br />

giovani sono sempre molte. Con questa consapevolezza ci si è avventurati alla ricerca<br />

di consensi per elaborare una mappa <strong>del</strong> tempo costruita sulle date più significative<br />

per la storia italiana <strong>ed</strong> europea.<br />

Nell’ottobre 2004, durante la seconda riunione collegiale <strong>del</strong> nuovo anno scolastico,<br />

i docenti <strong>del</strong>l’Istituto approvarono all’unanimità un ‘calendario laico’ da<br />

inserire nel Piano <strong>del</strong>l’Offerta Formativa: ogni scadenza avrebbe fissato momenti<br />

<strong>del</strong>la ritualità civ<strong>il</strong>e finalizzati a recuperare la memoria di eventi passati e, contemporaneamente,<br />

a stimolare la consapevolezza <strong>del</strong> presente attraverso la costruzione<br />

di un sapere storico non appiattito sui luoghi comuni.<br />

Lo stimolo giunse dalla emanazione <strong>del</strong>la <strong>Le</strong>gge 92 <strong>del</strong> marzo <strong>del</strong>lo stesso anno<br />

con cui veniva istituito <strong>il</strong> «Giorno <strong>del</strong> Ricordo» per conservare e rinnovare la memoria<br />

di tutte le vittime <strong>del</strong>le foibe e <strong>del</strong>l’esodo giuliano-dalmata.<br />

Il 10 febbraio si aggiungeva alle altre date individuate dal Parlamento, dal Consiglio<br />

Regionale, dallo stesso Istituto come momenti carichi di alto valore simbolico:<br />

27 gennaio («Giorno <strong>del</strong>la Memoria» in ricordo <strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong>la<br />

Shoah), 17 marzo (proclamazione <strong>del</strong>l’Unità d’Italia), 25 apr<strong>il</strong>e (simbolo <strong>del</strong>la<br />

Resistenza al nazifascismo), 30 novembre (Festa <strong>del</strong>la Toscana in ricordo <strong>del</strong>l’abolizione<br />

<strong>del</strong>la pena di morte), 10 dicembre (anniversario <strong>del</strong>la Dichiarazione dei<br />

diritti umani). Negli anni avrebbero fatto parte <strong>del</strong>l’elenco <strong>il</strong> 21 marzo (in ricordo<br />

<strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong>la mafia), <strong>il</strong> 9 maggio (in ricordo <strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong> terrorismo,<br />

festa <strong>del</strong>l’Europa), <strong>il</strong> 9 novembre (Giorno <strong>del</strong>la Libertà, in ricordo <strong>del</strong>la<br />

caduta <strong>del</strong> muro di Berlino).<br />

Si tratta di eventi distanti dal sentire e dal pensare dei giovani, avvolti dalla<br />

cultura quotidiana <strong>del</strong>lo stordimento, abituati a vivere <strong>il</strong> tempo <strong>del</strong>la frenesia<br />

e non <strong>del</strong>la storia. In questi giorni <strong>del</strong>l’anno sono invece costretti a fermarsi,<br />

a pensare, ad ascoltare, a confrontarsi con fatti, testimoni, luoghi <strong>del</strong>la storia.<br />

È <strong>il</strong> tentativo di uscire da una linea <strong>del</strong> tempo confusa, centrata su un presen-<br />

1. Docenti di <strong>Le</strong>ttere presso l’ITIS «G. Marconi» di Pont<strong>ed</strong>era (Pisa).<br />

inter venti<br />

di<br />

daniela<br />

Bernardini<br />

e<br />

Luigi puccini 1<br />

La s toria non è<br />

un patrimonio<br />

sociale<br />

condiviso.<br />

<strong>Le</strong> difficoltà<br />

da superare<br />

per rendere<br />

protagonista<br />

questa<br />

disciplina<br />

nella<br />

formazione<br />

dei giovani<br />

sono sempre<br />

molte

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!