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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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l e <strong>vicende</strong> <strong>del</strong> c onfine orient ale <strong>ed</strong> <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> <strong>del</strong>la s cuola • 133<br />

Si sono attivate negli ultimi due anni interessanti collaborazioni con istituzioni<br />

culturali di altre regioni, nelle Marche con la Casa <strong>del</strong>la Memoria di Servigliano<br />

(provincia di Fermo) e in Umbria con l’Istituto di Storia <strong>del</strong>l’Umbria contemporanea.<br />

A tali iniziative hanno fatto seguito anche le visite al museo fiumano<br />

di studenti dalle Marche e dall’Umbria, nonché la pubblicazione di testi e documenti<br />

ut<strong>il</strong>i per l’approfondimento dei percorsi formativi sulla memoria.<br />

Molto importante, la ormai pluriennale attuazione di seminari di studio sulla civ<strong>il</strong>tà<br />

istriana, fiumana e dalmata promossi dall’Associazione per la Cultura Fiumana,<br />

Istriana e Dalmata nel Lazio e dalla Società di Studi Fiumani anche nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la Provincia di Roma, in particolare con <strong>il</strong> liceo statale scientifico Blaise<br />

Pascal di Pomezia e con le scuole <strong>del</strong>l’Istituto Comprensivo di Montecompatri.<br />

A questo punto è d’obbligo segnalare un’iniziativa molto importante e per certi<br />

versi unica nel suo genere in Italia. Si tratta <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> Comune di Roma<br />

dal titolo «Viaggio nella Civ<strong>il</strong>tà istriana e dalmata», giunto alla sua seconda <strong>ed</strong>izione,<br />

promosso dall’Assessore alle politiche scolastiche <strong>ed</strong> <strong>ed</strong>ucative <strong>del</strong> Comune<br />

di Roma Laura Mars<strong>il</strong>io. Il progetto ha visto coinvolte oltre a docenti universitari<br />

per i corsi di aggiornamento, sia la Società di Studi Fiumani sia l’Associazione<br />

per la Cultura Fiumana Istriana e Dalmata nel Lazio. Nell’ambito di questa<br />

iniziativa si è svolto anche <strong>il</strong> viaggio nei luoghi <strong>del</strong>la memoria in Venezia Giulia<br />

e nei territori oggi appartenenti alle Repubbliche di Slovenia e di Croazia, tra<br />

cui Fiume e Pola, con la partecipazione di oltre 200 studenti e 50 docenti <strong>del</strong>le<br />

scuole superiori romane, guidati in primis dal Sindaco di Roma.<br />

Dopo aver elencato le attività promosse dal centro di studi fiumani per <strong>il</strong> <strong>mondo</strong><br />

<strong>del</strong>la <strong>scuola</strong> è ut<strong>il</strong>e sottolineare <strong>il</strong> metodo e le finalità che le due associazioni<br />

hanno da sempre perseguito per attualizzare e quindi stimolare l’interesse dei<br />

docenti e degli studenti verso i territori istriani e dalmati.<br />

Trattare la storia di una regione di frontiera non è impresa fac<strong>il</strong>e soprattutto se<br />

la si propone ad istituti scolastici situati in zone lontane dal <strong>confine</strong> italiano. La<br />

percezione dei problemi storici, politici, culturali e sociali <strong>del</strong>le zone di <strong>confine</strong><br />

di solito è assai più forte in regioni come <strong>il</strong> Veneto, <strong>il</strong> Trentino-Alto Adige, <strong>il</strong><br />

Friuli-Venezia Giulia che non per esempio in Umbria, Molise, Bas<strong>il</strong>icata, Calabria<br />

e cosi via, se poi non ci fosse Roma (principale centro politico e diplomatico<br />

<strong>del</strong> Paese) potremmo aggiungere anche <strong>il</strong> Lazio. È logico che se <strong>il</strong> docente viene<br />

messo in condizione di comprendere <strong>il</strong> valore nazionale <strong>ed</strong> europeo di tale storia,<br />

in qualunque regione si trovi ad operare ne può proporre l’approfondimento ai<br />

suoi studenti. Pertanto, considerando la nostra collocazione a Roma, <strong>il</strong> metodo<br />

adottato è quello di passare da una visuale puramente nazionale a una prospettiva<br />

europea, cercando di allargare gli orizzonti <strong>del</strong>la memoria tramite l’uso e la<br />

consultazione <strong>del</strong>le fonti, dei documenti e l’ascolto diretto, o in audiovisivo, di<br />

testimonianze e ricordi degli esuli.<br />

Per quel che riguarda l’esodo degli oltre 300.000 istriani, fiumani e dalmati cerchiamo<br />

di partire dal fatto in sé e di spiegarne le motivazioni, ma tendiamo an-<br />

inter venti<br />

t rattare<br />

la storia di una<br />

regione<br />

di frontiera<br />

non è<br />

impresa fac<strong>il</strong>e<br />

soprattutto<br />

se la si<br />

propone<br />

ad istituti<br />

scolastici<br />

situati in zone<br />

lontane dal<br />

<strong>confine</strong> italiano

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