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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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prevalentemente sugli aspetti comportamentali, produttivi ed igienico-sanitari. Gli<br />

effetti di questi fattori sulle caratteristiche di qualità <strong>del</strong>la carne, invece, sono stati poco<br />

studiati.<br />

Per quanto riguarda i parametri strutturali, la maggior parte <strong>del</strong>le ricerche ha interessato<br />

le diverse tipologie di pavimentazione (anche in relazione alla disponibilità di materiale<br />

di “arricchimento ambientale”) e la superficie disponibile per capo (densità degli<br />

animali nel box), in relazione quasi esclusivamente al suino leggero da macelleria. I<br />

risultati di queste ricerche sono stati alla base <strong>del</strong>la legislazione europea sul benessere<br />

dei suini, codificata nelle “Norme minime per la protezione dei dei suini”, contenute<br />

nella Dir. 2008/120/CE, recepita in Italia con D.Lgs. 122/2011. Per i suini all’ingrasso,<br />

le norme minime stabiliscono una superficie libera disponibile di almeno 1 m 2 capo -1<br />

oltre i 110 kg di peso vivo. Inoltre, stabiliscono specifici requisiti costruttivi minimi per<br />

le pavimentazioni fessurate (ampiezza <strong>del</strong>le fessure e dei travetti rispettivamente<br />

inferiore a 18 mm e superiore a 80 mm) unitamente ad altre caratteristiche strutturali ed<br />

impiantistiche, pur non precisamente definite nei parametri dimensionali (in particolare,<br />

si cita la presenza di “zone in cui coricarsi confortevoli dal punto di vista fisico e<br />

termico e adeguatamente prosciugate e pulite”, “una quantità sufficiente di materiali<br />

che consentano adeguate attività di esplorazione e manipolazione”).<br />

Le caratteristiche costruttive e gestionali <strong>del</strong>le strutture di allevamento per i suini<br />

all’ingrasso sono vincolate anche da normative per la protezione ambientale. Gli<br />

allevamenti suinicoli intensivi (oltre 2000 posti per suini all’ingrasso) devono adottare<br />

le cosiddette Migliori Tecnologie Disponibili (MTD o BAT, Best Available Techniques,<br />

secondo la Dir. 96/61/CE I.P.P.C. Integrated Pollution Prevention and Control),<br />

riconducibili a sistemi con pavimentazione fessurata (totale o parziale) ed evacuazione<br />

rapida <strong>del</strong>le deiezioni (es. vacuum system). Le BAT non possono prevedere sistemi di<br />

accumulo prolungato <strong>del</strong>le deiezioni interni alle strutture (es. vasche di stoccaggio o<br />

tracimazione sotto la pavimentazione fessurata). I valori limite di emissione<br />

<strong>del</strong>l’ammoniaca caratterizzanti le diverse tecniche e riportati nelle Linee guida per la<br />

definizione <strong>del</strong>le BAT ai sensi <strong>del</strong>la Direttiva I.P.P.C., costituiscono, di fatto, un punto<br />

di riferimento per la comparazione <strong>del</strong>l’impatto ambientale degli allevamenti, anche non<br />

ricadenti in ambito I.P.P.C.<br />

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