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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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elevate prestazioni in allevamento, buona qualità <strong>del</strong>le carcasse al macello (classe U-R-<br />

O) e alte percentuali di conformità <strong>del</strong>le cosce per la trasformazione in prosciutti DOP.<br />

La razza Duroc è caratterizzata da una buona prolificità e le scrofe possiedono una<br />

buona indole materna e un’adeguata produzione di latte. Viene allevata prevalentemente<br />

con sistema di allevamento intensivo, in grandi allevamenti. Grazie alla sua elevata<br />

robustezza, si adatta bene anche all'allevamento all'aperto.<br />

L'attività selettiva degli <strong>allevatori</strong> italiani ha costituito un ceppo denominato Duroc<br />

Italiana. L’Associazione Nazionale Allevatori Suini (ANAS) ha stabilito di affinare<br />

ulteriormente la selezione, aggiornando alcuni pesi economici per la valutazione<br />

genetica degli animali (Sib test) al fine di massimizzare l’efficienza. L’obiettivo è di<br />

salvaguardare il vantaggio competitivo costituito dalla migliore qualità <strong>del</strong>le cosce per<br />

la stagionatura dando un forte impulso al progresso genetico per l’accrescimento medio<br />

giornaliero, per la resa alimentare e per la resa <strong>del</strong>la carcassa.<br />

Numerosi studi hanno evidenziato che la razza Duroc è caratterizzata da una percentuale<br />

di grasso intramuscolare maggiore, a volte anche <strong>del</strong> doppio, a quella presente nei suini<br />

Large White e Landrace (Blanchard et al., 1999; Edwards et al., 1992; Hviid et al.,<br />

2002). In particolare, all’aumentare di geni Duroc da 0 a 25%, 50% e 75% nei suini<br />

ibridi si riscontra una carne più tenera e più succosa, con un profilo organolettico più<br />

vicino a quello tipico <strong>del</strong> suino e con minori sapori anomali (MLC, 1992). In accordo<br />

con questi risultati, Enfalt et al. (1997) e Blanchard et al. (1999) hanno riscontrato una<br />

qualità sensoriale superiore <strong>del</strong>la carne dei suini Duroc rispetto agli incroci con<br />

Yorkshire e hanno riportato una correlazione fra la masticabilità <strong>del</strong>la carne e la<br />

percentuale di geni Duroc. Inoltre, il maggiore contenuto di grasso intramuscolare <strong>del</strong><br />

Duroc è correlato geneticamente con un valore più elevato di pH dopo 45 minuti dalla<br />

macellazione (pH45) e, di conseguenza, con una riduzione <strong>del</strong>la percentuale di perdite<br />

di sgocciolamento e <strong>del</strong>la carne di “colore scuro” (Hermesch, 1997). Tuttavia, in base ai<br />

risultati di Suzuki et al. (2002) la tenerezza <strong>del</strong>la carne andrebbe a discapito <strong>del</strong>l’area<br />

<strong>del</strong> lombo e <strong>del</strong> grasso di copertura. Sempre secondo i risultati di Blanchard et al.<br />

(1999), per aumentare la velocità di crescita dei suini e per produrre carcasse con carni<br />

più tenere e migliori da un punto organolettico rispetto alle razze “bianche” è necessario<br />

avere dei suini con almeno 50% di geni Duroc.<br />

La selezione per un contenuto maggiore di grasso intramuscolare e carni magre,<br />

apparentemente in contrasto, può in effetti essere condotta contemporaneamente nella<br />

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