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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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meccanismi premiali in funzione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le partite. La registrazione <strong>del</strong>le<br />

informazioni lungo la filiera ha un’ulteriore utilità per l’allevatore e gli altri operatori<br />

che intervengono a monte nel processo produttivo, grazie al ritorno di informazioni che<br />

le aziende zootecniche possono ricevere per quanto attiene la qualità oggettiva misurata<br />

al macello.<br />

Gli strumenti operativi messi in campo dal 2008 a oggi sono quindi di enorme utilità al<br />

sistema suinicolo e, se opportunamente utilizzati, potrebbero consentire una<br />

valorizzazione <strong>del</strong>le caratteristiche qualitative differenziali di un suino nato ed allevato<br />

in Friuli Venezia Giulia ed opportunamente qualificato dal punto di vista genetico.<br />

I costi di produzione<br />

Il costo di produzione di 1 kg di carne suina nel 2011 è stato di 1,49 euro (CRPA,<br />

2012), pari quindi a 238,4 euro per un suino pesante a ciclo chiuso di 160 kg di peso<br />

vivo (Tabella 1), ed è aumentato sia rispetto al 2010 (1,39 euro/kg) sia rispetto al 2009<br />

(1,36 euro/kg). L’alimentazione ha rappresentato la gran parte <strong>del</strong> costo ed ha inciso per<br />

il 62,1%, 59,9% e 58,9% rispettivamente nel 2011, 2010 e 2009.<br />

In base al report pubblicato da Interpig (2010), i costi per kg di carne suina in Italia e in<br />

Gran Bretagna risultano di gran lunga superiori a quelli calcolati per gli altri Paesi<br />

europei (Tabella 2). La voce principale <strong>del</strong> costo di produzione nei Paesi europei è<br />

costituita dall’alimentazione (Figura 1), con un’incidenza maggiore per la Spagna<br />

(65,5% <strong>del</strong> totale) e l’Italia (65,0% <strong>del</strong> totale), mentre il costo di produzione più basso si<br />

osserva in Germania e Olanda (rispettivamente 53,9% e 53,5% <strong>del</strong> totale). Le differenze<br />

dei costi e <strong>del</strong>la loro incidenza sono da ascrivere principalmente al peso vivo finale e<br />

alla durata <strong>del</strong> ciclo di ingrasso. In Italia, infatti, la produzione <strong>del</strong> suino pesante per le<br />

DOP prevede un’età di macellazione di almeno 9 mesi e un peso vivo medio superiore a<br />

160 kg. I dati <strong>del</strong>la tabella 3 evidenziano, infatti, che negli altri Paesi europei la<br />

macellazione avviene a un peso compreso fra i 103 e i 124 kg circa e l’indice di<br />

conversione alimentare (ICA) è, ovviamente, più basso. Un’eccezione è rappresentata<br />

dalla Spagna, per la quale il costo alimentare è simile a quello <strong>del</strong>l’Italia, a causa<br />

principalmente <strong>del</strong> ridotto peso vivo dei suini all’inizio <strong>del</strong> ciclo di ingrasso e <strong>del</strong> tipo di<br />

razioni utilizzate.<br />

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