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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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di fattori stressanti e di un aumento <strong>del</strong> consumo di energia nell’animale a digiuno che<br />

si verifica nelle fasi che precedono la macellazione.<br />

Un ulteriore difetto su base genetica è quello causato da una mutazione <strong>del</strong> gene<br />

Rendement Napole (RN-), che comporta un’eccessiva concentrazione di glicogeno<br />

muscolare, con conseguente accumulo di acido lattico intramuscolare e valori finali di<br />

pH inferiori a 5,5. Il colore <strong>del</strong>le carni RSE (Red, Soft, Exudative) non risulta in genere<br />

alterato, e si osserva, invece, una diminuzione <strong>del</strong>la ritenzione idrica, a causa <strong>del</strong>la<br />

perdita di affinità <strong>del</strong>le proteine muscolari per l’acqua.<br />

La mancata somministrazione <strong>del</strong> pasto da 16 a 36 ore prima <strong>del</strong>la macellazione riduce<br />

la concentrazione di glicogeno nel muscolo Longissimus dorsi e mantiene un valore di<br />

pH iniziale e finale più elevato, comportando la produzione di una carne più scura e<br />

con maggiore capacità di ritenzione idrica (Sterten et al., 2009). Nei suini portatori <strong>del</strong><br />

gene RN-, l’efficacia <strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong>l’alimentazione anche per periodi di 60 ore<br />

prima <strong>del</strong>la macellazione non è in grado di modificare il glicogeno muscolare. Un<br />

digiuno inferiore a 16 ore non sembra avere degli effetti apprezzabili sulle riserve di<br />

glicogeno nel muscolo e sulla diminuzione <strong>del</strong> pH postmortem e sulla qualità <strong>del</strong>la<br />

carne.<br />

Lo stress pre-macellazione comporta quindi un utilizzo <strong>del</strong>le riserve di glicogeno ed è<br />

quindi probabile che il mantenimento di condizioni di benessere animale ottimale in<br />

questa fase possa interferire positivamente con la qualità <strong>del</strong>la carne. Una ricerca svolta<br />

da Guzik et al. (2006) ha evidenziato che la somministrazione di diete integrate con<br />

triptofano nei giorni precedenti la macellazione aumenta la produzione di serotonina e<br />

riduce il cortisolo ematico, i fenomeni di aggressività dei suini, il valore L* <strong>del</strong> colore<br />

<strong>del</strong>la carne e il fenomeno carne PSE (Adeola e Ball, 1992). Anche l’integrazione<br />

alimentare con magnesio (Mg) per alcuni giorni prima <strong>del</strong>la macellazione è in grado di<br />

ridurre la PSE ed aumentare il valore di ritenzione <strong>del</strong>l’acqua (Apple, 2007).<br />

Il grasso intramuscolare nella carne suina<br />

La componente probabilmente più rilevante per la percezione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la carne<br />

da parte <strong>del</strong> consumatore è il contenuto di grasso intramuscolare (IMF), che dovrebbe<br />

raggiungere almeno il 2,5-3,0% (DeVol et al., 1988). Il contenuto di IMF da una parte<br />

migliora la qualità organolettica <strong>del</strong>la carne, ma contribuisce ad aumentare i fabbisogni<br />

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