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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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28°C. In caso di utilizzo di grassi molli, il prodotto è scadente, perché intervengono<br />

smelmature: il grasso cola sul magro e quindi rallenta la disidratazione. Per i salami a<br />

grana fine si preferisce il grasso di gola, per quelli a grana grossa il grasso di pancetta.<br />

2) Scelta degli ingredienti/additivi. La scelta dipende dalla tipologia di prodotto, dalla<br />

ricetta e dall’area luogo di produzione. In ogni caso possono comprendere: sale,<br />

zuccheri (D.M. 22/1/1987, n. 463), nitrito e/o nitrato, pepe, paprika, peperoncino, aglio.<br />

Tra gli ingredienti troviamo anche gli starter: batteri lattici, CNCPC, muffe (Penicillium<br />

nalgiovense; P. chrysogenum) e lieviti (Debaryomyces hansenii). Il Decreto<br />

Ministeriale 28.12.1994 permette l’aggiunta di starter (Lactobacillus, Pediococcus,<br />

Micrococcus, Debaryomyces, Staphylococcus xilosus, S. simulans, S. carnosus), allo<br />

scopo di standardizzare o migliorare la produzione, accelerare la fermentazione,<br />

modificare la consistenza e la presentazione <strong>del</strong> prodotto. Si usano starter a base di<br />

CNCPC per salami a fermentazione lenta, mentre a base di<br />

lattobacilli/micrococchi/staphylococci, di pediococchi/micrococchi/ staphylococci o<br />

colture singole di lattobacilli e pediococchi per salami a rapida fermentazione.<br />

Concentrazione massima di inoculo 10 6 -10 7 UFC/g. In caso di aggiunta di starter è<br />

d’obbligo l’impiego di zucchero (destrosio, fruttosio, saccarosio, lattosio, e loro<br />

miscele, min. 0,1%, max. 1,5%). Per favorire un rapido sviluppo <strong>del</strong>la popolazione dei<br />

batteri lattici si aggiunge dallo 0,4 allo 0,8% di zuccheri. Il sale deve essere aggiunto in<br />

ragione <strong>del</strong> 2,7 – 3,0%. Tale concentrazione blocca i batteri alteranti e favorisce lo<br />

sviluppo di quelli utili alla fermentazione. Il sale permette l’estrazione <strong>del</strong>le proteine<br />

sale solubili, che formando un gel e favoriscono la tenuta <strong>del</strong>la fetta. Il nitrito e il nitrato<br />

(KNO3 e NaNO2), oltre a favorire lo sviluppo <strong>del</strong> colore, hanno un effetto antiossidante.<br />

L’aggiunta <strong>del</strong> nitrato favorisce lo sviluppo di nitrato riduttori (CNCPC); microrganismi<br />

responsabili <strong>del</strong>l’aroma.<br />

Tra gli additivi usati per prevenire ossidazioni e stabilizzare il colore troviamo l’acido<br />

ascorbico e i suoi sali. Tra le spezie troviamo il pepe bianco, rosso o nero, intero<br />

spezzato o in polvere (0,2 – 0,3%), il peperoncino, l’aglio e la paprika.<br />

3) Preparazione impasto e insacco. Il grasso (1/3), la carne (2/3) vengono triturati e<br />

impastati, fino ad ottenere un amalgama ben omogenea e ben legata. La temperatura<br />

<strong>del</strong>la carne e <strong>del</strong> grasso prima <strong>del</strong>la triturazione in tritacarne o in cutter deve essere<br />

rispettivamente di 0, -4°C e – 6, -3°C. Entrambi non devono superare durante la tritatura<br />

la temperatura di 7°C, per evitare smelmature e lo sviluppo di salmonelle e di psicrotrofi<br />

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