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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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Il prosciutto crudo<br />

Il prosciutto crudo è un prodotto a base di carne costituito da coscia suina salata e<br />

lasciata maturare nel tempo per acquisire aroma e sapore. Il prosciutto di San Daniele è<br />

tra i più conosciuti nel mondo, di gran lunga il migliore in Italia, ha forma a chitarra,<br />

mantiene il piedino (parte distale), che viene lasciato sul prodotto finito. E’ prodotto con<br />

l’aggiunta di solo sale e maturato oltre i 13 mesi. Deriva dalla tradizione artigianale, ma<br />

la sua produzione è stata migliorata dalla moderna industria. E’ ottenuto con cosce<br />

fresche di suino pesante (kg 150-180) provenienti da allevamenti e macelli <strong>del</strong>le regioni<br />

Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria,<br />

Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio. Al momento <strong>del</strong> ricevimento le cosce sono<br />

sottoposte a controlli <strong>del</strong> personale <strong>del</strong> INEQ che appone su quelle ritenute idonee un<br />

premarchio, un sigillo a fuoco che riporta la dicitura DOT e la data completa di inizio<br />

produzione.<br />

Di seguito riporto le principali fasi produttive:<br />

Scelta <strong>del</strong>le carni. La coscia è ispezionata visivamente assieme ai certificati di<br />

accompagnamento utilizzando i parametri <strong>del</strong> Disciplinare DOP. Si controlla la<br />

temperatura di consegna, il pH e il peso, che non deve essere inferiore a kg 12 dopo<br />

rifilatura. La carne deve presentare un colore rosso brillante, un pH compreso tra 5,6 –<br />

5,8 e non deve perdere acqua in eccesso. Il grasso deve essere bianco e avere uno<br />

spessore superiore a 1,5 cm sopra la testa <strong>del</strong> femore.<br />

Rifilatura. La coscia viene toelettata in maniera da asportare le parti grasse o di magro<br />

eccedenti senza danneggiare i muscoli e la cotenna.<br />

Massaggiatura. Si massaggiano le cosce con massaggiatrici a rulli al fine di favorire la<br />

fuoriuscita <strong>del</strong> sangue residuo dai vasi sanguigni, in quanto il ristagno di esso potrebbe<br />

favorire lo sviluppo di microrganismi (difetto di vena).<br />

Salatura. E’ la fase più critica <strong>del</strong>la produzione <strong>del</strong> prosciutto. Il muscolo esposto viene<br />

ricoperto da una quantità sufficiente di sale. La “regola aurea” derivante dalla tradizione<br />

<strong>del</strong> San Daniele prescrive che la coscia resti “sotto sale” un giorno per ogni<br />

chilogrammo di peso. Il sale è cosparso in quantità limitata anche sulla cotenna. Le<br />

cosce sono lasciate in cella a 2 - 3°C con U.R. 90 - 95% fino a fine salatura. Viene<br />

eseguita una salatura, togliendo il sale <strong>del</strong>la prima salatura e, dopo massaggio,<br />

aggiungendone di fresco. Tuttavia il tempo di sotto sale totale deve rispettare la regola<br />

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