Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia
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Lo schema dei dati raccolti e <strong>del</strong> flusso di informazioni è riportato in figura 1.<br />
Figura 1. Schema <strong>del</strong>le tappe <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> suino geneticamente friulano e <strong>del</strong> flusso<br />
dei dati raccolti nel quadriennio: dalla scelta dei riproduttori al prodotto finale<br />
Scelta riproduttori Riproduzione Allevamento Macello Trasformazione<br />
ANAS - EBV<br />
MARCATORI DNA<br />
Scrofe Large White Italiana L.G.<br />
Verri Duroc Italiana L.G.<br />
- N° Fecondazioni<br />
- Parti<br />
- Interparto<br />
- Nati vivi<br />
- Mortalità<br />
- Svezzati<br />
- Benessere animale<br />
- Qualità ambientale<br />
Database<br />
- Peso svezzamento<br />
- Peso 10 settimane<br />
- Peso finale (box)<br />
- Ingestioni<br />
- Sanità animale<br />
- Benessere animale<br />
- Qualità ambientale<br />
42<br />
Impianto microchip sulla coscia<br />
alla nascita<br />
- Trasporto<br />
- Peso carcassa<br />
- Qualità (FOM)<br />
- Peso coscia<br />
- Igienee sicurezza<br />
- Tracciabilità<br />
CARNE FRESCA<br />
- Grasso<br />
intramuscolare<br />
- Colore<br />
- pH<br />
- Microbiologia<br />
- Qualità tecnologica<br />
- Profilo sensoriale<br />
PROSCIUTTO<br />
- Peso coscia rifilata<br />
- Calo prima salatura<br />
- Peso fine<br />
stagionatura<br />
- Qualità tecnologica<br />
- Profilo sensoriale<br />
A seconda <strong>del</strong> dato rilevato, il numero di osservazioni individuali è variato da 4784 per<br />
il peso allo svezzamento a 497 per i dati di peso <strong>del</strong>la coscia dopo la prima salagione e a<br />
fine stagionatura.<br />
Il programma alimentare attuato è stato inizialmente calibrato sulle indicazioni dei<br />
fabbisogni nutritivi e <strong>del</strong>le ingestioni <strong>del</strong>l’ANAS per le scrofette in gravidanza e le<br />
scrofe in gravidanza e in lattazione. Le razioni sono state adattate alla disponibilità di<br />
alimenti aziendali e in funzione dei fabbisogni nutritivi per scrofe primipare e pluripare.<br />
Nelle tabelle 1 e 2 sono riportate le razioni proposte ed adottate per il progetto dai due<br />
siti riproduttivi. Le diete sono state formulate in modo da utilizzare tipologie e quantità<br />
di materie prime simili, risultando pertanto simili per composizione chimica e valori<br />
nutrizionali. I piani alimentari e le quantità di alimenti somministrati nei due<br />
allevamenti sono stati diversificati fra le scrofe primipare e quelle pluripare e in<br />
funzione <strong>del</strong>la fase <strong>del</strong> ciclo riproduttivo e di lattazione (Figure 2a e 2b).