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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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Un ulteriore aspetto che incide sui costi di produzione <strong>del</strong> suino pesante in Italia deriva<br />

dalla limitazione dei tipi genetici ammessi per le DOP nazionali, che sono regolamentati<br />

dai disciplinari di produzione al fine di ottenere carcasse con un buon grado di deposito<br />

adiposo per rispondere alle esigenze <strong>del</strong>l’industria di trasformazione in prosciutti e<br />

insaccati. Appare evidente che la produzione <strong>del</strong>la carne <strong>del</strong> suino pesante per il<br />

marcato italiano richiede costi più elevati, legati ai vincoli imposti dai disciplinari <strong>del</strong>le<br />

DOP relativi al tipo genetico, alla durata <strong>del</strong> ciclo di allevamento e, in particolare,<br />

all’impiego dei cereali. Il prezzo <strong>del</strong> mais nazionale negli ultimi anni ha infatti subito<br />

<strong>del</strong>le oscillazioni rilevanti e, a parte l’intervallo dall’ottobre <strong>del</strong> 2011 al giugno <strong>del</strong><br />

2012, ad oggi è aumentato di circa il 70% rispetto al valore <strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong><br />

2008 (Figura 2A). Anche le quotazioni <strong>del</strong> suino pesante hanno subito continue<br />

variazioni, con valori molto bassi ed inferiori a 1.10 euro/kg di peso vivo nei periodi<br />

marzo-maggio <strong>del</strong> 2009 e <strong>del</strong> 2010. Solo negli ultimi 5 mesi <strong>del</strong> 2012 le quotazioni <strong>del</strong><br />

suino pesante sono salite considerevolmente, compensando almeno in parte l’aumento<br />

<strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong> mais. Anche le quotazioni <strong>del</strong>la coscia fresca (Figura 2B) hanno subito<br />

<strong>del</strong>le variazioni nello stesso periodo, con un andamento molto simile a quello osservato<br />

per il prezzo <strong>del</strong> peso vivo <strong>del</strong> suino pesante. In linea generale, si osserva quindi una<br />

ridotta capacità <strong>del</strong> circuito <strong>del</strong>le DOP di compensare l’aumento <strong>del</strong> costo <strong>del</strong>le materie<br />

prime, mentre il prezzo <strong>del</strong>la carne subisce la competizione <strong>del</strong> mercato estero e soffre<br />

periodicamente di prezzi decisamente ridotti, come è evidenziato dalle oscillazioni <strong>del</strong><br />

prezzo <strong>del</strong> lombo.<br />

Costi di produzione negli allevamenti aderenti al progetto<br />

L’analisi dei costi negli allevamenti che hanno aderito al progetto Regionale (Tabella 4)<br />

consente di trarre alcune considerazioni. Il confronto fra i valori medi dei parametri<br />

produttivi registrati in queste aziende con i dati di riferimento nazionali ed europei<br />

(Interpig, 2010) indicano in primo luogo una buona efficienza degli allevamenti <strong>del</strong>la<br />

Regione, sia per quanto riguarda la conversione alimentare sia per gli accrescimenti, e<br />

un costo di produzione inferiore a quello medio riportato nella tabella 2. Inoltre, il<br />

prezzo medio di mercato percepito dagli allevamenti di ingrasso aderenti al progetto nel<br />

periodo 2008-2012 è stato di 1,45 euro/kg, superiore quindi a quello medio nazionale<br />

<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> suino vivo, pari a 1,29 euro/kg.<br />

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