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Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia

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Tabella 4. Risultati complessivi dall’allevamento <strong>del</strong>le scrofe per la produzione dei<br />

lattoni nel corso ottenuti nel corso <strong>del</strong> progetto nelle due aziende<br />

Parametro/Variabile A1 A2 Media Totale<br />

Presenza media n 263 81 172 1375<br />

Fecondazioni n 668 226 447 3576<br />

Fecondazioni su scrofette % 18 19 18<br />

Ritorni e vuote % 16,7 23,9 20,3<br />

Parti n 502 152 327 2613<br />

Parti per anno n 2,1 2,0 2,0<br />

Interventi fecondativi per parto n 1,3 1,5 1,4<br />

Nati n 5972 1862 3917 31335<br />

Media nati per parto n 12 12 12<br />

Nati morti o mummificati % 6,6 8,5 7,5<br />

Svezzamenti n 495 151 323 2584<br />

Svezzati n 4790 1465 3127 25018<br />

Svezzati per parto n 9,7 9,7 9,7<br />

Mortalità in sala parto % 12,3 13,2 12,8<br />

La disponibilità e l’impiego <strong>del</strong> siero di latte da un lato e la possibilità di intervenire<br />

sulle quantità giornaliere distribuite consentono all’allevatore di ottimizzare i piani di<br />

alimentazione in relazione alla genetica disponibile anche da un punto di vista<br />

economico.<br />

Se consideriamo che un suino pesa 30 kg a 80 giorni di vita e deve raggiungere i 160 kg<br />

a 270 giorni, è necessario adottare un piano alimentare per ottenere un accrescimento<br />

medio giornaliero di circa 700 g/d (130 kg in 190 giorni, 684 g) e in grado di assicurare<br />

una copertura adeguata di grasso sottocutaneo sia nella regione <strong>del</strong> dorso che nella<br />

coscia. Poiché l’accrescimento non è lineare, la curva di distribuzione <strong>del</strong>l’alimento è<br />

uno dei fattori che maggiormente incide sulla risposta produttiva e condiziona la curva<br />

di incremento ponderale.<br />

Nelle Tabelle 5 e 6 sono riportate le diete utilizzate e i piani alimentari adottati negli<br />

allevamenti che hanno partecipato al progetto. Le soluzioni adottate nei tre allevamenti<br />

sono state diverse, pur nel rispetto <strong>del</strong>le prescrizioni alimentari <strong>del</strong> disciplinare di<br />

produzione <strong>del</strong> Consorzio <strong>del</strong> Prosciutto di San Daniele. Nell’allevamento A3 è stato<br />

utilizzato il pastone di mais a partire dalla fase di ingrasso, mentre negli altri due<br />

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