Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia
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(Figura 4). In altri termini, le condizioni ambientali limitano in misura diversa il<br />
potenziale genetico degli animali e le curve di accrescimento proteico possono essere<br />
utilizzate per capire quanto incidano le condizioni operative <strong>del</strong>l’allevamento<br />
sull’estrinsecazione <strong>del</strong> potenziale di deposizione proteica. La conoscenza di questi<br />
parametri rappresenta uno strumento operativo di estremo interesse per l’allevatore, in<br />
quanto consente di valutare il rapporto costi/benefici degli interventi per il<br />
miglioramento <strong>del</strong>la gestione ambientale <strong>del</strong>l’allevamento.<br />
Figura 4. Curve di deposizione proteica in condizioni ottimali (Ideale) e in condizioni<br />
operative <strong>del</strong>l’allevamento di diversa qualità (Schinckel e de Lange, 1996).<br />
Accrescimento proteico, g/d<br />
160<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
0 50 100<br />
Peso vivo, kg<br />
150 200<br />
Ideale Media Sotto Sopra<br />
Dal punto di vista alimentare, la composizione in aminoacidi <strong>del</strong>la proteina è un aspetto<br />
di fondamentale rilevanza per permettere al suino di esprimere il proprio potenziale di<br />
accrescimento. In un suino di 60 kg che ingerisce 300 g di proteina con la dieta, solo il<br />
29,5% <strong>del</strong>la proteina viene depositata nel muscolo, corrispondente a 88 g al giorno,<br />
mentre il 14,5% viene perso con le feci e oltre il 50% è escreto nelle urine (Figura 5).<br />
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