Senza titolo-2 - aafvg associazione allevatori del friuli venezia giulia
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favoriscono il ristagno di umidità tra i filari di prosciutti comporta lo sviluppo massivo<br />
superficiale di muffe (Eurotium, Aspergillus, Penicillium, Mucor, Fusarium,<br />
Cladosporium).<br />
Stuccatura e Sugnatura. Eseguite verso e oltre il settimo mese dalla salatura. Entrambe<br />
le operazioni consistono nel distribuire sulla superficie piatta <strong>del</strong>la coscia, nelle<br />
screpolature e nella fascia muscolare scoperta, un preparato a base di sugna addizionato<br />
di cloruro di sodio, pepe e farina di cereali. Detti impasti hanno il compito di<br />
ammorbidire la superficie esposta <strong>del</strong> muscolo in modo tale da assicurare un processo<br />
osmotico tra questa e l’ambiente esterno.<br />
Stagionatura. E’ la fase in cui è ottenuta la maturazione ed il raggiungimento di una<br />
buona aromatizzazione <strong>del</strong> prodotto, attraverso un processo tecnologico che implica<br />
variazioni di umidità, di temperature e ricambi d’aria. L’operazione dura dagli 8 ai 16<br />
mesi ed è eseguita in locali arieggiati naturalmente oppure forniti d’impianti di<br />
climatizzazione. A fine stagionatura il prosciutto crudo deve avere un peso non inferiore<br />
a 7 - 9 kg.<br />
La maturazione è un processo lento e di sola natura enzimatica tissutale, a carico di<br />
grasso intermuscolare, grasso di copertura, proteine, zuccheri (glicogeno). La proteolisi<br />
(catepsine, calpaine, proteasi Ca-dipendenti) si esprime con un aumento <strong>del</strong>l’azoto non<br />
proteico, di origine endogena. Il numero dei batteri all’interno <strong>del</strong>le masse muscolari è<br />
basso. Inoltre le lipasi tissutali e fenomeni di autoossidazione degradano i grassi in<br />
molecole aromatiche (aldeidi, chetoni, esteri, ecc.). La stabilità <strong>del</strong> prodotto è dato dal<br />
sale e dalla disidratazione/maturazione, che permette il raggiungimento di un Aw<br />
inferiore a 0,91.<br />
Confezionamento e imballaggio. A fine maturazione il prosciutto crudo può essere<br />
disossato, messo in stampi e commercializzato in toto o sezionato in tranci e<br />
confezionato in sottovuoto. Può essere commercializzato anche affettato, ma in questo<br />
caso viene disossato, stampato in forma di mattonella, congelato a -11°C, affettato e<br />
confezionato in film plastici o in sottovuoto o in MAP (CO2 20 - 30%; N2 70 - 80%; O2<br />
residuo < 0,3%). Ogni tipologia di prodotto (intero, tranci, affettato) deve essere<br />
conservata a 4°C. La shelf-life varia da 6 mesi per i prodotti in toto o in tranci e a 120<br />
giorni per l’affettato. Poi il prodotto va incontro ad alterazioni chimico-fisiche<br />
(acidificazione, scoloramento). L’attività microbica durante la conservazione è assente<br />
perché il prosciutto ha un’Aw < 0,91.<br />
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