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Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

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togliendo energia elettrica a gran parte del paese. In tal modo è stato possibile<br />

mettere fuori uso alcune centrali per la produzione e la <strong>di</strong>stribuzione dell’energia<br />

elettrica, senza dover fisicamente <strong>di</strong>struggere gli impianti. Questo ha consentito <strong>di</strong><br />

evitare il rischio <strong>di</strong> “danni collaterali” e, nel contempo, ha permesso <strong>di</strong> poter<br />

ripristinare l’impiego delle centrali dopo un’accurata pulizia, senza dover investire<br />

ingenti somme nella ricostruzione e limitando altresì il <strong>di</strong>sagio della popolazione dopo<br />

la conclusione delle ostilità. 304<br />

Successivamente è stata costruita un'arma appositamente progettata, la cluster<br />

bomb CBU-94 con testata BLU-114B, impiegata per la prima volta contro i serbi nel<br />

1999.<br />

Tali sistemi, pur presentando il vantaggio <strong>di</strong> <strong>non</strong> <strong>di</strong>struggere completamente le<br />

centrali elettriche, può avere, però, quando utilizzata sulle linee elettriche civili, gravi<br />

conseguenze su intere popolazioni. In tale situazione pertanto, deve ritenersi che<br />

essi siano vietati ai sensi <strong>di</strong> numerose regole del Diritto internazionale umanitario 305 .<br />

c) Armi <strong>non</strong> <strong>letali</strong> su base biologica<br />

Posto che gli agenti biologici <strong>non</strong> destinati a fini profilattici, <strong>di</strong> protezione o ad<br />

altri fini pacifici, sono vietati da normativa specifica (ed assai restrittiva) <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />

internazionale, contenuta nella Convenzione sulle <strong>armi</strong> biologiche del 1972, ci si<br />

riferisce esclusivamente agli agenti biologici in grado <strong>di</strong> aggre<strong>di</strong>re materiali ai fini<br />

consentiti dalla BWC (Biological Weapons Convention).<br />

Si parla <strong>di</strong> agenti contaminanti costituiti da enzimi o batteri che intaccano<br />

selettivamente le parti molli e a matrice organica dei sistemi d’arma (gomme), e <strong>di</strong><br />

microorganismi in grado <strong>di</strong> degradare esplosivi olii lubrificanti e combustibili<br />

carburanti o lubrificanti, e <strong>di</strong> aggre<strong>di</strong>re materiali in plastica (come ad esempio i<br />

rivestimenti isolanti dei cavi elettrici in modo da provocare cortocircuiti), gomma o<br />

silicone 306 . Tali agenti sono facilmente trasportabili in piccole quantità e presentano<br />

una grossa efficacia ritardata nel tempo. E’ possibile, dunque, impiegarli in maniera<br />

304 Cfr. ANNATI M., Non-<strong>Le</strong>thal Weapons: Their application in the maritime world, in Naval Forces, 1/2006, pp. 45-53, 53.<br />

305 Si fa riferimento qui esplicitamente all’utilizzo <strong>di</strong> tale sistema sulle linee elettriche civili in violazione dei <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong><br />

arrecare danno alla popolazione civile. si veda tuttavia, p. 178.<br />

306 Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040 Chapter 3.2.2.2.<br />

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