Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

Sotto forma di aerosol o di composti in polvere, possono essere agevolmente
introdotti in edifici, veicoli, navi ed aeromobili e in qualsiasi ambiente chiuso
attraverso i condotti dell’areazione o mediante sistemi analoghi. In bombolette spray
presentano rischi elevati di ustione della cornea se indirizzati verso gli occhi.
Soprattutto negli Stati uniti nel settore è da tempo in atto una notevole attività di
ricerca. Il JNLWD sta investendo nello sviluppo della tecnologia del
microincapsulamento, che implica la creazione di granuli con un'esigua quantità di
agente coperto da un guscio frangibile da lanciare attraverso specifici sistemi o da
disseminare sul terreno.
Agenti chimici incapacitanti utilizzati come armi non letali, di cui si ha notizia,
sono l’anticolinergico Agent 15 o “BZ”, (3-quinuclidinyl benzylate), un Belladonna-
Alcaloide, depressivo del sistema nervoso centrale, studiato ai tempi della guerra
fredda negli anni ’60, che agisce dopo alcune ore, provocando delirio per giorni, 231 e
vari altri incapacitanti: Nitrous oxide N2O, Ethylene (H2C=CH2), Acetylene Narcylen
HC≡CH, Cyclopropane (Trimethylene), Aliphatic Halogens, Cyanide,EA-3167(1-
azabicyclo[2.2.2]octan-8-yl2-cyclopentyl-2-hydroxy-2-phenylethanoate) 232
Altri agenti incapacitanti potenzialmente utilizzabili in qualità di “armi non letali”,
(e studiati in quanto tali), sono riportabili a diverse classi farmacologiche: dagli
inabilitanti psichici, allucinogeni come LSD (dietilamide-25 dell'acido lisergico) e
mescalina, agli anticolinergici, ai deprimenti psichici o sedativi 233 , ed anche alcuni
eccitanti psichici disinibitori (tuttavia letali ad elevate concentrazioni) 234
Molto noti, soprattutto a seguito dell’episodio del Teatro Dubrovka di Mosca
dell’ottobre 2002, sono il Fentanyl e vari altri oppioidi della famiglia del Fentany, (ad
231
Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, annex M. il BZ rientra nella Schedule 2 della Convenzione sulle armi chimiche, quale
sostanza tossica vietata.
232
RTO-TR-HFM-073, annex M. Si veda la scheda, riportata in appendice, sui composti chimici incapacitanti, dove sono
riportate le caratteristiche chimico-fisiche di tali agenti e le modalità di efficacia.
233
Questa categoria include sostanze diversissime, dalla morfina, ai barbiturici, ai gas soporiferi.
234
Questa categoria comprende sostanze di differente origine, natura chimica, tipologia d'azione..Si va dall'alcol alla cocaina,
all'anfetamina, all'ecstasy (inventate dai chimici tedeschi nel 1914 appunto contro il "mal di trincea"), al crack, al protossido
d'azoto (gas esilarante). Tali composti sono utilizzati più sulle proprie truppe che non sui nemici, ad esempio per vincere il
senso di paura prima di ordinare un attacco. L'ossido di diazoto (nome IUPAC monossido di diazoto e noto soprattutto come
protossido di azoto) a temperatura e pressione ambiente è un gas incolore non infiammabile dall'odore lievemente dolce. Ha
formula chimica N2O, il suo numero CAS è 10024-97-2. È noto anche come “gas esilarante” per via dei suoi effetti
euforizzanti. Trova impiego medico come analgesico e anestetico. In condizioni normali, la sua solubilità in acqua è di circa
0,112 g per 100 g. Non è tossico per inalazione, benché - essendo inodore - possa provocare asfissia. In forma liquefatta può
causare ustioni per contatto, dovute alla bassa temperatura. La sua struttura è un ibrido di risonanza tra due formule limite
. L'inalazione di ossido di diazoto è spesso causa di euforia, confusione e - in alcuni casi – ha un
blando effetto afrodisiaco. Può altresì produrre nausea e una confusione persistente se l'esposizione è troppo rapida o
eccessiva. L'effetto anestetico dell'ossido nitroso non è ben chiarita nei dettagli, ma si pensa che il gas interagisca con le
membrane delle cellule nervose del cervello alterando la comunicazione intracellulare a livello delle sinapsi. L'ossido di
diazoto è usato da alcuni come sostanza stupefacente (a volte nota come hippie crack). Benché il gas di per sé non sia tossico,
un uso prolungato produce sintomi analoghi a quella della carenza di vitamina B12: anemia e neuropatia. (www.wikipedia)
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