Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

“accecanti” proibiti dal IV Protocollo annesso alla Convenzione su “certe armi
convenzionali” (CCW).
Chiaramente, per un impiego che sia davvero non letale, è necessario che il
personale venga addestrato in maniera adeguata e che i laser abbaglianti a bassa
potenza vengano impiegati correttamente.
Per quanto riguarda invece le munizioni laser che emanano fasci omni-
direzionali, in tal caso difetta il requisito richiesto dal diritto dei conflitti armati, della
capacità di discriminare fra civili e target militari di tali sistemi.
Dubbi possono essere espressi in ordine ai Multipurpose dazzling laser, ad
agilità di frequenza o quelli chimici, che consentano di variare l’intensità della
potenza o la concentrazione del fascio di luce per avere effetti di abbagliamento sul
personale o di inabilitazione di materiali, con riferimento ad individui che dovessero
trovarsi all’interno del fascio di luce molto concentrato e alle possibilità che si
verifichino accecamento e danni permanenti agli occhi, in particolare alla retina. 691
Anche l’impiego di tali laser non è vietato dal IV Protocollo. Il problema consiste nel
regolare opportunamente la potenza e la frequenza del fascio di luce emesso.
Forti preoccupazioni devono, invece, essere espresse circa la sicurezza dei
sistemi laser che operano sulla bassa fascia degli infrarossi, o che associano al
laser abbagliate anche l’emissione raggi infrarossi, (che lavorano attorno alla regione
dei 1000-1100-nm di lunghezza d’onda 692 ) in funzione anti materiale. E’ noto, infatti
che questi si rivelano essere pericolosi anche a bassa potenza. 693 In particolare i
danni che tali laser potrebbero indurre nell’occhio umano non sarebbero limitati alla
sola cornea o alla parte superficiale del bulbo oculare, se diretti contro gli occhi,
questi laser sono in grado di provocare danni permanenti alla retina.
In particolare, a proposito del PHaSR nonostante le informazioni reperibili da
fonte aperta siano insufficienti per capire se vi possano essere danni a breve e/o
lungo termine, 694 è tuttavia certamente noto che le emissioni laser ad infrarossi, che
691
Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040, cit., Chapter 3.2.1.2.
692
Soprattutto i laser solidi al neodimio (ND) o all’itterbio (Yb) funzionano alla lunghezza d’onda fra 1000 e 1100 nm,
lunghezze d’onda che non sono visibili ma che vengono trasmesse alla retina, con conseguenti grossi rischi per la sicurezza
anche quando il fascio di luce sia solo riflesso. Cfr. HAMBLING D., Soldiers Blinded, Hospitalized by Laser ‘Friendly Fire’
, art. cit..
693
Si vedano le considerazioni espresse sugli infrarossi paragrafo dedicato ai laser a media ed alta potenza, trattati fra i
sistemi elettromagnetici, nel cap.III.
694
Informazioni cortesemente fornite dal Prof. Bruno Piccoli, Oftalmologo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Roma.
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