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Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

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isultato che si intende perseguire, ovvero <strong>non</strong> proporzionali ai vantaggi militari che<br />

possono derivare dal loro uso, o che l’utilizzo <strong>di</strong> altri mezzi o meto<strong>di</strong>, se possibile in<br />

relazione alle circostanze che la necessità militare impone, consentirebbe <strong>di</strong> evitare.<br />

Al contrario <strong>non</strong> è vietata l’arma il cui uso si renda necessario per colpire un<br />

obiettivo militare, come ad esempio l’uso <strong>di</strong> proiettili capaci <strong>di</strong> forare la corazza <strong>di</strong> un<br />

carro armato tramite la fonte <strong>di</strong> calore che sprigionano, <strong>non</strong>ostante le gravi ustioni<br />

arrecate ai membri dell’equipaggio. 550<br />

Da parte <strong>di</strong> taluni giuristi si ritiene che, a fronte della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare in<br />

base ai principi generali, che un’arma è vietata perché produce mali inutili e<br />

sofferenze superflue, sia necessario ricorrere alla conclusione <strong>di</strong> specifici accor<strong>di</strong><br />

pattizi, per vietare le <strong>armi</strong> e i meto<strong>di</strong> tali da produrre tali effetti. 551<br />

Tuttavia, <strong>non</strong>ostante, nella prassi degli Stati, ogni qual volta si sia determinata la<br />

capacità <strong>di</strong> un determinata arma a causare mali superflui, si sia poi provveduto a<br />

vietarne l’impiego attraverso appositi strumenti pattizi, deve ritenersi che la norma<br />

abbia un proprio contenuto autonomo, ricavabile dalle interpretazioni prodotte da<br />

me<strong>di</strong>ci, giuristi e militari. Ricor<strong>di</strong>amo in particolare lo stu<strong>di</strong>o, denominato Progetto<br />

SIrUS (acronimo <strong>di</strong> Superfluous Injury or Unnecessary Suffering) svoltosi sotto<br />

l’egida del Comitato internazionale della Croce Rossa 552 fra il 1998 e il 2001, teso ad<br />

identificare i parametri utili ad attribuire un contenuto preciso a tale principio e a<br />

giungere ad una determinazione me<strong>di</strong>ca delle <strong>armi</strong> che causano mali superflui o<br />

sofferenze inutili. Il team <strong>di</strong> esperti partecipanti al Progetto SIrUS ha provveduto a<br />

stilare dei criteri <strong>di</strong> valutazione me<strong>di</strong>ca delle ferite e delle lesioni fisiche che potessero<br />

considerarsi superflue, sulla base <strong>di</strong> dati raccolti presso ospedali e vittime, sulle<br />

lesioni inflitte nel’ambito dei conflitti degli ultimi 50 anni.<br />

Senza giungere a definire, in una formulazione giuri<strong>di</strong>ca precisa e circoscritta, il<br />

significato <strong>di</strong> “mali superflui e sofferenze inutili”, è risultato che i mali superflui o le<br />

sofferenze inutili sarebbero persistenti, insopportabili e irreversibili, senza speranza<br />

<strong>di</strong> guarigione, <strong>di</strong>stinguibili in <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> sul piano me<strong>di</strong>co, oltre alle ferite evitabili e<br />

<strong>non</strong> necessarie al fine <strong>di</strong> conseguire l’obiettivo militare previsto.<br />

550 Cfr. RONZITTI, Diritto internazionale, op. cit., p. 170.<br />

551 Cfr. RONZITTI, Diritto internazionale, op. cit., p. 170 e pp. 173-4.<br />

552 Cfr. INTERNATIONAL COMMITTEE OF THE RED CROSS, The SIrUS Project and Reviewing the <strong>Le</strong>gality of New<br />

Weapons, reperibile su: http://www.icrc.org; cfr altresì: http://www.loc.gov/rr/frd/Military_Law/pdf/SIrUS-project.pdf<br />

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