Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

magari a causa della difficoltà di elaborare il dolore per l’impossibilità di capirne la
fonte e la natura (data l’invisibilità del fascio di onde millimetriche) con la
conseguenza di reagire con ritardo o addirittura di non reagire. 805
E’ noto che esposizioni prolungate o l’uso ripetuto dell’arma sono in grado di
arrecare lesioni gravi alla pelle e danni anche permanenti alla cornea 806; è possibile,
inoltre, che in tali casi si possano arrecare danni al sistema nervoso.
In casi come questi, le potenzialità lesive che l’ADS è in grado di procurare
potrebbero essere limitate e la sovraesposizione evitata, integrando l’arma con un
sistema computerizzato che consenta di evitare ulteriori esposizioni a carico della
stessa persona e di modulare i tempi di esposizione, come anche di consentire la
selezione del target e di evitare così anche possibili abusi da parte dell’operatore. 807
Inoltre, anche se è riportato che dagli studi della difesa americana, pacemakers,
ed altri impianti metallici non siano risultati coinvolti dalle onde millimetriche, 808 non
sono disponibili dati definitivi sul possibile effetto delle microonde con caratteristiche
dei sistemi ADS sui dispositivi pacemaker. I pacemaker sono normalmente protetti
nei confronti di emissioni di tipo convenzionale, tuttavia il sistema ADS è
potenzialmente in grado di danneggiare i dispositivi elettronici. Pur essendo un
sistema considerato non letale non è esclusa una potenzialità lesiva capace di
determinare danno permanente, seppure di entità contenuta, oppure tale da risultare
letale in alcuni soggetti portatori di pacemaker cardiaco. 809
In relazione agli effetti oftalmici, ancora, è da porre in evidenza che tutte le
informazioni fornite sembrano basarsi su possibili effetti (voluti o non) in soggetti
quasi sempre solo "normali" (qualche minima considerazione è stata fatta per
portatori di lenti a contatto e per individui sottoposti a chirurgia con la tecnica PRK
805 Cfr. HAMBLING D., Details of US microwave-weapon tests revealed, NewScientist, 2509, 22 July 2005. art. cit..;
HAMBLING D., Army Orders Pain Ray Trucks; New Report Shows ‘Potential for Death’ October 10, 2008 , art. cit..
806 Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, Annex G- NLT and their Human effects; NATO-RTO-TR-SAS-040 Chapter 3.3.1.; Così
Davison, coordinatore del Non-Lethal Weapons Research Project all’Università di Bradford, UK, citato in HAMBLING D.,
Details of US microwave-weapon tests revealed, NewScientist, 2509, 22 July 2005. art. cit..
807 Similmente ai prototipi utilizzati nei numerosi test. Cfr. ALMANN, op. cit., p.27 e p. 5, dove si afferma che: With a
prototype weapon, mounted in a military multi-purpose vehicle, the effects have been tested on hundreds of volunteers. In
order to produce pain while preventing burn injury, the power and duration of emission for one trigger event is controlled by
a software program. Model calculations show that with the highest power setting, second- and third-degree burns with
complete dermal necrosis will occur after less than 2 seconds. Even with a lower setting of power or duration there is the
possibility for the operator to re-trigger immediately”.
808 Cfr. LE VINE S., The Active Denial System - A Revolutionary, Non-lethalWeapon for Today’s Battlefield op. cit..
809 Il pacemaker cardiaco può funzionare in vari modi. Nella maggioranza dei pazienti il dispositivo non necessariamente
guida continuativamente il ritmo cardiaco ma entra in funzione quando è necessario. In pratica, il PM sente gli eventi elettrici
spontanei del cuore e, se si verificano non fa nulla mentre se questi mancano o non avvengono nei tempi giusti, stimola il
cuore. Esistono però dei soggetti che sono totalmente dipendenti dal PM, cioè soggetti in cui il dispositivo guida sempre il
cuore. In questo caso un danno del PM può risultare letale.
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