Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

Un applicazione tipica di questo sistema poterebbe essere la liberazione di
ostaggi civili che si trovino in un convoglio di mezzi militari, che potrebbe avvenire
senza che alcun danno o lesione sia causato agli ostaggi.
Ma è chiaro che i combattenti nemici che si trovino all’interno dei veicoli fusi dal
laser hanno come unica prospettiva la morte! Un tale sistema non può dirsi rientrare
tra le armi non letali, come delineate nel presente lavoro, sulla scia delle definizioni,
ancorché molto estensive circa il concetto di “non letalità” o “bassa letalità” dell’U.S.
Dod e della NATO, trattandosi di un sistema assolutamente letale che però consente
un’ampia selettività di fuoco.
Nel campo dell’infrarosso lavora anche il THEL (Tactical High Energy Laser)
noto anche con il nome di Nautilus laser system. La versione mobile, Mobile Tactical
High-Energy Laser (MTHEL), sviluppata dalle forze militari americane è un
dispositivo di difesa sperimentale che agisce generando autodistruzione dei missili e
razzi esplosivi grazie all’effetto termico dell'energia inviata attraverso laser ad
infrarossi. Il sistema agisce puntando l'obiettivo nemico, seguendolo nella sua
traiettoria e riscaldandolo fino a causare l'autodistruzione per l'eccessiva temperatura
raggiunta dai detonatori interni. Per il puntamento si utilizzano vari sensori ottici ad
alta risoluzione, generalmente situati sopra l'emettitore laser che sono capaci di
calcolare automaticamente la distanza degli obiettivi. Le dimensioni del sistema sono
molto ingombranti. 468
Il vantaggio principale di tali sistemi d’arma, è costituito dall’estrema precisione
di fuoco e dalla capacità di una grande selettività del target. Tali strumenti sono
tuttavia letali se applicati sulle persone. 469
Gli svantaggi principali di sistemi che utilizzano raggi laser ad infrarossi ad alta
potenza sono riconducibili, oltre alle dimensioni e al peso notevoli, allo stadio attuale
di maturità tecnologica, anche alla forte dipendenza dalle condizioni meteorologiche
e del terreno (pioggia, nebbia, foschia, polvere) e soprattutto alla notevole
pericolosità per l’uomo: si consideri che anche il solo riflesso di un raggio laser ad
alta potenza è in grado di causare seri danni alla cute e agli occhi, fino alla cecità ed
anche alla morte. 470
468 Ci si limita qui a dare notizia della sua esistenza, non essendo stato possibile reperire materiale dettagliato sulle sue
caratteristiche tecniche, nè sullo stadio del suo attuale sviluppo.
469 Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040 Chapter 3.2.1.2.
470 Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, Annex G- NLT and their Human effects.
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