Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

natura consuetudinaria. Altri Trattati che specificamente vietano o limitano l’uso di
determinate armi sono:
- il Protocollo di Ginevra del 17 giugno 1925, concernente la proibizione
d’impiego in guerra di gas asfissianti, tossici o simili e di mezzi batteriologici;
- la Convenzione di Londra, Mosca e Washington del 10 aprile 1972 sul divieto di
messa a punto, produzione e stoccaggio di armi batteriologiche (biologiche) o
tossine, e sulla loro distruzione (ratificata dall’Italia in data 8 ottobre 1974);
- la Convenzione sull’interdizione di messa a punto, produzione e stoccaggio ed
impiego di armi chimiche e sulla loro distruzione, firmata a Parigi il 13 gennaio
1993;
- la Convenzione cd. di Ottawa sul divieto di impiego, stoccaggio, produzione e
trasferimento di mine anti-persona e sulla loro distruzione, firmata ad Oslo il 18
settembre 1997 ed aperta alla firma ad Ottawa, il 3 dicembre 1997.
Rivelano infine le disposizioni dello Statuto della Corte penale internazionale,
adottato a Roma, il 17 luglio 1998, relative alla definizione dei crimini di guerra.
L’art. 8, par. 2, lettera b (da xvii a xx) include fra i comportamenti criminosi che
integrano crimini di guerra ai sensi dello Statuto e ai fini della giurisdizione della
Corte, i seguenti atti, commessi nel corso di un conflitto armato internazionale:
“xvii) Le fait d’utiliser du poison ou des armes empoisonnées ;
xviii) Le fait d’employer des gaz asphyxiants, toxiques ou similaires, ainsi que
tous liquides, matières ou procédés analogues ;
xix) Le fait d’utiliser de balles qui s’épanouissent ou s’aplatissent facilement
dans le corps humain, telles que des balles dont l’enveloppe dure ne recouvre
pas entièrement le centre ou est percée d’entailles ;
xx) Le fait d’employer les armes, projectiles, matières et méthodes de guerre de
nature à causer des maux superflus ou des souffrances inutiles ou à frapper
sans discrimination en violation du droit international des conflits armés, à
condition que ces armes, projectiles, matières et méthodes de guerre fassent
l’objet d’une interdiction générale et qu’ils soient inscrits dans une annexe au
présent Statut, par voie d’amendement adopté selon les dispositions des
articles 121 et 123”.
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