Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

inabilitazione e fermo di individui o veicoli, interdizione di aree a veicoli e a persone,
neutralizzazione di equipaggiamenti e materiali, accanto alle funzioni di crowds
control, includevano: sistemi anti-trazione, reti, barriere, sistemi acustici, irraggiatori
isotropici, composti malodoranti, mine non letali; sistemi ad energia diretta ed armi a
radio frequenza. 43
Gli anni 90 segnano un avanzamento degli studi sulle armi acustiche, i
“dazzling” lasers 44 giungono allo stadio di prototipo, mentre una vera e propria
impennata si ha nello sviluppo delle tecnologie ad energia diretta. A partire dalla
metà degli anni 90, viene dato largo impulso alla ricerca sulle armi laser, nel tentativo
di ridurne le potenzialità lesive, e sulla tecnologia Active Denial 45 , che
progressivamente assume una sempre più alta priorità presso il JNLWD.
Ma gli sviluppi maggiormente significativi, in termini di nuove tecnologie che
vedono la luce in questo periodo, non si concretizzano in nuovi strumenti o sistemi,
ma in evoluzioni delle tecnologie impiegate dalle forze di polizia e disponibili sul
mercato 46 . In particolare, l’irritante chimico OC (Oloresina Caspicum) 47 , divenuto
estremamente popolare, rimpiazza il lacrimogeno CS nell’uso da parte delle forze di
polizia , mentre i “conducted energy devices” (CEDs), come il Taser 48 , entrano in
dotazione e vengono ampiamente utilizzati dalle forze di polizia ed alcune versioni di
esse circolano sul mercato americano in libera vendita per autodifesa.
Per quanto riguarda la ricerca sugli agenti chimici incapacitanti, all’inizio degli
anni 90 l'US Army procedeva allo sviluppo di munizioni per liberare incapacitanti
chimici; tuttavia i negoziati per l’adozione della Convenzione sulle armi chimiche
(CWC) hanno di fatto bloccato tali progetti. Nonostante ciò, ricerca e sviluppo sugli
agenti chimici incapacitanti sono andati avanti sotto gli auspici del DoJ e l'interesse
militare ha continuato a permanere. 49
Nel Regno Unito, durante gli anni 90, la ricerca sulle armi “non letali” si è
focalizzata sugli ulteriori sviluppi delle pallottole in plastica e gomma, oggetto di
incrementali modifiche rispetto alla versione originale introdotta negli anni 70 e su
alternative non letali alle pallottole in plastica.
43
Cfr. ALEXANDER J.B., Future Wa -Non-lethal Weapons in Twenty First Century Warfare, St Martin’s Press, New York.,
1999, p 224.
44
Cfr. Cap. III, par. 4 e Cap. V, par. 3.
45
Cfr. Cap. III, par. 6 e Cap. V, par. 5.
46
Cfr. DAVISON N., The Development of “Non-Lethal” Weapons, cit., p. 32.
47
Cfr. Cap. III, par. 2 e Cap. V, par. 1.
48
Cfr. Cap. III, par. 5.
49
Cfr. DAVISON N., The Development of “Non-Lethal” Weapons, cit., p.31.
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