Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica
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2. Effetti biologici<br />
Per quanto concerne gli effetti biologici dell’impiego <strong>di</strong> <strong>armi</strong> elettromagnetiche a<br />
ra<strong>di</strong>ofrequenza anti materiale e anti infrastrutture, è necessario considerare che sia<br />
gli operatori, sia gli in<strong>di</strong>vidui che dovessero trovarsi nel raggio <strong>di</strong> emissione<br />
(all’interno <strong>di</strong> veicoli o strutture) o anche nei pressi <strong>di</strong> esso, si troverebbero esposti. 491<br />
A breve termine sembrerebbe <strong>non</strong> vi siano <strong>di</strong>retti effetti nocivi sulla salute. 492<br />
Tuttavia, sono spora<strong>di</strong>camente reperibili in letteratura alcune affermazioni circa uno<br />
stor<strong>di</strong>mento temporaneo indotto dalle microonde utilizzate a <strong>di</strong>stanza ravvicinata su<br />
umani 493 , (dovuto al’interferenza che queste causerebbero con il campo<br />
elettromagnetico del cervello umano, comportando potenziali <strong>di</strong>sfunzioni del sistema<br />
nervoso) e sul cd. Microwave Hearing, fenomeno per cui gli impulsi <strong>di</strong> microonde con<br />
determinate caratteristiche sono da taluni percepiti come ronzii o schiocchi metallici,<br />
riportabile al rapido incremento della temperatura nel cervello e ritenuto tuttavia <strong>non</strong><br />
nocivo, anche se fasti<strong>di</strong>oso. 494<br />
<strong>Le</strong> possibili conseguenze sulla salute umana dell’esposizione a ra<strong>di</strong>ofrequenze<br />
nel me<strong>di</strong>o e nel lungo termine, sono legate, soprattutto per quanto concerne le<br />
microonde ad alta potenza e le ra<strong>di</strong>azioni <strong>non</strong> ionizzanti emesse, alla loro capacità <strong>di</strong><br />
penetrare nell’organismo umano a <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, con una relazione<br />
inversa fra frequenza impiegata e profon<strong>di</strong>tà raggiunta (più è bassa la frequenza, più<br />
la penetrazione è elevata) generando riscaldamento dei tessuti.<br />
A tale proposito, è da sottolineare la stringente necessità <strong>di</strong> condurre ulteriori<br />
approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong> che possano condurre ad affermare con una certezza la loro<br />
innocuità, che allo stato attuale <strong>non</strong> è, invece, assolutamente esclusa.<br />
L'effetto fisiologico a lungo termine delle onde emesse su in<strong>di</strong>vidui è aspetto <strong>di</strong><br />
rilevanza fondamentale e costituisce, allo stato attuale, l’ostacolo principale che lo<br />
sviluppo delle <strong>armi</strong> elettromagnetiche a ra<strong>di</strong>ofrequenza incontra, anche se è<br />
necessario porre in luce che i livelli <strong>di</strong> potenza necessari per avere effetti <strong>di</strong>struttivi o<br />
<strong>di</strong>sabilitanti sugli equipaggiamenti elettronici, sono già al <strong>di</strong> sotto 495 dei limiti legali<br />
491<br />
Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040 Chapter 3.2.1.1<br />
492<br />
Ibidem.<br />
493<br />
Ci riferiamo qui alle microonde ad alta potenza utilizzabili in funzione anti materiale ed anti infrastrutture. Per quanto<br />
riguarda le microonde cd millimetriche, che lavorano ad una frequenza fra i 94 e i 95 GHz, utilizzate in funzione anti-uomo,<br />
si vedano le considerazioni più avanti espresse a proposito dell’Active Denial System.<br />
494<br />
Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, Annex G- NLT and their Human effects.<br />
495 Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040 Chapter 3.2.1.1<br />
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