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Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica

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uciore al torace, ed altri; l’esposizione massiva e prolungata può provocare<br />

laringotracheobronchite acuta; “Sindrome acuta da <strong>di</strong>stress respiratoria” può seguire<br />

un’esposizione ad alte concentrazioni <strong>di</strong> CR) gastrointestinale (se l’esposizione a CR<br />

avviene a concentrazioni elevate e per un tempo prolungato possano manifestarsi<br />

conati e vomito come conseguenza dell’ingestione della sostanza) e sulla cute<br />

(bruciore ed eritema possono presentarsi dopo contatto cutaneo, in particolare se la<br />

cute è particolarmente sensibile o irritata, con risoluzione entro le 3 ore). I sintomi<br />

sull’apparato visivo generalmente <strong>di</strong>minuiscono e scompaiono nell’arco <strong>di</strong> 30 minuti<br />

dalla cessata esposizione. Mentre quelli sull’apparato respiratorio, generalmente si<br />

risolvono nell’arco <strong>di</strong> minuti dall’esposizione. Inoltre, L’attivazione <strong>di</strong> riflessi sistemici<br />

può condurre ad episo<strong>di</strong> transitori <strong>di</strong> ipertensione arteriosa e bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

importante rilevanza clinica.<br />

Il CR <strong>non</strong> causa quasi alcun effetto nelle basse vie respiratorie e nei polmoni e<br />

<strong>non</strong> ha effetti persistenti sulla pelle e sull’occhio. 627: Non si degrada in acqua, (e la<br />

cute precedentemente esposta a CR, nelle 24-48 ore successive, può presentare<br />

dolore al contatto con acqua 628 .), è resistente alle avverse con<strong>di</strong>zioni atmosferiche ed<br />

è molto persistente nell'ambiente. 629<br />

Il CS (orto-clorobenziliden-malo<strong>non</strong>itrile o 2-Clorobenzilidene malo<strong>non</strong>itrile)<br />

è una sostanza lacrimogena potente (meno del CR), ma meno tossica del CN.<br />

Definito “super lacrimogeno” per i suoi effetti imme<strong>di</strong>ati (i sintomi generalmente<br />

compaiono 20-60 secon<strong>di</strong> dall’inizio dell’esposizione), oltre ai sintomi provocati dal<br />

CN, provoca starnuti, tosse, nausea, vomito, senso <strong>di</strong> panico e <strong>di</strong>sorientamento 630 .<br />

Sulla cute possono presentarsi eritema e vesciche ritardate rispetto<br />

all’esposizione. 631 :<br />

minuti.<br />

E' irritante per le vie aeree, ha bassa tossicità e l'effetto si risolve in circa 30<br />

In letteratura sono descritti effetti tossici anche gravi a livello polmonare. Tuttavia<br />

Non ci sono evidenze che CS possa causare danni permanenti al polmone dopo una<br />

o più esposizioni. 632 Nella maggior parte dei casi <strong>di</strong> esposizione a CS, sono stati<br />

627 Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, annex G, n.7.<br />

628 Cfr, Appen<strong>di</strong>ce, Iavicoli, cit.<br />

629 Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, annex G, n.7.<br />

630 Agisce (similmente alla capsaicina) si legandosi allo specifico recettore TRPA, che è una proteina che favorisce l'ingresso<br />

nella cellula <strong>di</strong> ioni calcio e so<strong>di</strong>o. Questo provoca la liberazione da parte della cellula <strong>di</strong> istamina, la sostanza responsabile<br />

del bruciore.<br />

631 Cfr. NATO-RTO-TR-HFM-073, annex G, n.7.<br />

632 Cfr. appen<strong>di</strong>ce, Iacovi, cit. Esperimenti su animali hanno mostrato che, in seguito a ripetute esposizioni a gas CS, gli<br />

animali mostravano tessuti epatici alterati e mo<strong>di</strong>fiche infiammatorie alle vie respiratorie, mentre più raramente si<br />

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