Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica
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In conclusione, il sistema ADS è una valida opzione nel campo delle <strong>armi</strong> <strong>non</strong><br />
<strong>letali</strong> ma i dati relativi alla sicurezza sull'uomo, in particolare per ciò che riguarda i<br />
possibili effetti sulla cornea, e le conseguenze sul lungo termine, <strong>non</strong> possono<br />
ritenersi definitivi.<br />
Solo quando si avranno riscontri oggettivi sull’assenza <strong>di</strong> tali possibili<br />
conseguenze nocive, potrà <strong>di</strong>rsi con certezza che esso <strong>non</strong> sia in grado <strong>di</strong> causare<br />
sofferenze inutili.<br />
Inoltre, poiché l’invisibilità del raggio rende <strong>di</strong>fficile la determinazione <strong>di</strong><br />
responsabilità legali nel caso <strong>di</strong> uso improprio o abusivo, Si suggerisce l’integrazione<br />
del sistema, oltre che con sistemi che consentano <strong>di</strong> limitare l’emissione ed evitare la<br />
sovraesposizione, anche con videocamere che registrino le con<strong>di</strong>zioni e le modalità<br />
<strong>di</strong> impiego dell’arma 822<br />
Nonostante alcune vulnerabilità del sistema, quali la necessità che sia esposto<br />
nell’azione e che le gran<strong>di</strong> antenne possano essere prese <strong>di</strong> mira da colpi <strong>di</strong><br />
artiglieria, il sistema si presta bene ad impieghi da parte delle forze armate, anche in<br />
applicazioni marittime. 823<br />
Da ultimo ricor<strong>di</strong>amo che in ambito nazionale ed europeo esistono dei limiti <strong>di</strong><br />
esposizione a micro-onde e ra<strong>di</strong>azioni elettromagnetiche dell’or<strong>di</strong>ne del milliWatt per<br />
cm2 a seconda della potenza impiegata. 824 Sono limiti vali<strong>di</strong> sia in senso generale<br />
che in ambito <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina occupazionale. Di conseguenza, l’impiego del sistema<br />
ADS richiede una <strong>di</strong>sciplina specifica e delle limitazioni chiare.<br />
822 Cfr. ALMANN, op. cit., p.27.<br />
823 Cfr. HAMBLING D., Army Orders Pain Ray Trucks; New Report Shows ‘Potential for Death’ October 10, 2008 , art. cit..<br />
824 Premesso che <strong>non</strong> è possibile calcolare la dose poiché <strong>non</strong> sono noti alcuni dati, quali il tempo <strong>di</strong> esposizione, i limiti<br />
normativi sono dati dalla Raccomandazione IEEE C95.1-1991 (IEEE Standard for Safety <strong>Le</strong>vels with Respect to Human<br />
Exposure to Ra<strong>di</strong>o Frequency Electromagnetic Fields, 3kHz to 300 GHz. IEEE C95.1-1991: IEEE, New York, 1992)<br />
confermata nel 2004 con poche mo<strong>di</strong>fiche, limiti <strong>di</strong> esposizione per ambienti <strong>non</strong> controllati pari a 3.87 mW/cm2 con<br />
frequenza <strong>di</strong> 5.8 GHz e 10 mW/cm2 con potenza <strong>di</strong> 24 GHz. La superficie corporea è circa 2 m 2 , corrispondente ad un limite<br />
totale <strong>di</strong> 774 mW a 5.8 GHz e 2000 mW a 24 GHz. La stessa normativa fissa un limite assoluto a 8 W/kg <strong>di</strong> peso corporeo<br />
per esposizioni parziali in spazio controllato e 1.6 W/kg in spazio <strong>non</strong> controllato. L’attenuazione degli effetti delle<br />
microonde nei tessuti biologici è inversamente proporzionale alla frequenza, pertanto a 95 GHz l’attenuazione è maggiore<br />
rispetto a 24 GHz e la potenza massima tollerata è maggiore. Il danno da microonde è legato alla potenza me<strong>di</strong>a più che alla<br />
potenza <strong>di</strong> picco, pertanto il tempo <strong>di</strong> esposizione assume importanza. Informazioni rese via personale dal Ten. Col. AM,<br />
dott. Fabio Morgagni.<br />
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