Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica
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più tempo per le azioni <strong>di</strong>plomatiche o per lo schieramento <strong>di</strong> rinforzi amici e alleati.<br />
L’utilizzo <strong>di</strong> <strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong> si rivela opportuno anche in attacchi molto selettivi contro<br />
obiettivi posti nelle vicinanze <strong>di</strong> significativi manufatti <strong>non</strong> militari (beni culturali ed<br />
artistici, religiosi e storici) o istallazioni contenenti “forze pericolose” (ad esempio nei<br />
pressi <strong>di</strong>ghe, o centrali nucleari) che godono <strong>di</strong> speciale protezione.<br />
<strong>Le</strong> <strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong> rappresentano una “risposta flessibile” atta a sod<strong>di</strong>sfare il<br />
bisogno <strong>di</strong> gradualità della risposta armata al <strong>di</strong> sotto della soglia <strong>di</strong> <strong>letali</strong>tà o <strong>di</strong> avere<br />
a <strong>di</strong>sposizione uno strumento deterrente in grado <strong>di</strong> evitare che dalla minaccia si<br />
passi <strong>di</strong>rettamente all’impiego della forza letale.<br />
Con l’impiego <strong>di</strong> <strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong> è possibile inoltre aumentare la cre<strong>di</strong>bilità delle<br />
forze <strong>di</strong> pace, consentendo al personale del contingente militare <strong>di</strong> <strong>non</strong> apparire<br />
come una forza <strong>di</strong> occupazione e contribuendo alla definizione <strong>di</strong> un’immagine<br />
“positiva” del proprio Paese e della coalizione internazionale verso la popolazione<br />
locale, le opposte fazioni, gli operatori della pubblica informazione e la pubblica<br />
opinione, in conseguenza della minore probabilità <strong>di</strong> subire per<strong>di</strong>te e <strong>di</strong> provocare<br />
danni a persone, cose o ambiente, a cui deve anche aggiungersi il conseguente<br />
minor costo della ricostruzione postbellica.<br />
L’attuale livello tecnologico raggiunto nello sviluppo <strong>di</strong> “<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong>”, grazie<br />
all’emersione <strong>di</strong> nuove tecnologie e al miglioramento <strong>di</strong> quelle esistenti, consente la<br />
realizzazione <strong>di</strong> strumenti sempre più efficaci, dotati <strong>di</strong> elevata precisione e con<br />
ottime capacità selettive sul target che aprono una serie <strong>di</strong> nuove possibilità,<br />
consentendo un’alternativa al ricorso all’altrimenti unico tipo <strong>di</strong> forza <strong>di</strong>sponibile,<br />
quella letale.<br />
Nonostante i dati me<strong>di</strong>ci mostrino come, in taluni casi, si siano verificati decessi<br />
o lesioni gravi o irreversibili, in con<strong>di</strong>zioni legate a <strong>di</strong>versi fattori che abbiamo sopra<br />
esaminato (soprattutto a causa <strong>di</strong> impiego scorretto), <strong>non</strong> può negarsi che il tasso <strong>di</strong><br />
mortalità o <strong>di</strong> incidenza <strong>di</strong> lesioni <strong>di</strong> gravi danni alla salute umana legato all’impiego <strong>di</strong><br />
<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong> è minimo e, senza dubbio, <strong>di</strong> gran lunga inferiore rispetto a quello che<br />
si avrebbe con il ricorso alle <strong>armi</strong> tra<strong>di</strong>zionali, tanto da poter essere considerato<br />
talora, a nostro avviso, “trascurabile” <strong>di</strong> fronte ai vantaggi che sono ottenibili<br />
attraverso l’impiego <strong>di</strong> “<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong>”.<br />
Tuttavia, se è vero che l’impiego delle “<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong>” è in grado <strong>di</strong> dare un<br />
contributo positivo alla risoluzione delle crisi e più consona alle finalità delle missioni<br />
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