Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica
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conseguenze <strong>di</strong> natura logistica (e finanziaria) che da tale evenienza deriverebbero,<br />
considerando anche la necessità <strong>di</strong> provvedere alle eventuali cure me<strong>di</strong>che<br />
necessarie. O, ancora, la necessità che si abbiano informazioni <strong>di</strong> tipo intelligence<br />
molto accurate e uno stretto coor<strong>di</strong>namento, comando e controllo, per la valutazione<br />
dell’impatto psicologico dell’impiego <strong>di</strong> tali <strong>armi</strong> o della possibilità <strong>di</strong> apportare<br />
rapidamente trattamenti me<strong>di</strong>ci che dovessero rivelarsi necessari in conseguenza del<br />
loro utilizzo (si pensi, ad esempio, allo sfondamento <strong>di</strong> un timpano, a causa<br />
dell’utilizzo <strong>di</strong> “<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong>”, che potrebbe rivelarsi letale in un Paese del “terzo<br />
mondo”, laddove <strong>non</strong> siano agevolmente raggiungibili strutture ospedaliere in grado<br />
<strong>di</strong> far fronte alla specifica lesione procurata).<br />
Alle considerazioni <strong>di</strong> stampo giuri<strong>di</strong>co, alle valutazioni <strong>di</strong> natura me<strong>di</strong>co-sanitaria e<br />
alle considerazioni <strong>di</strong> natura operativa e funzionale, deve accompagnarsi, infine, la<br />
ponderazione delle possibili, attuali e future, necessità operative per le nostre Forze<br />
Armate, in relazione a quanto l’industria è in grado <strong>di</strong> offrire, bilanciandole<br />
ovviamente con le risorse finanziarie <strong>di</strong>sponibili per la nostra Difesa.<br />
Il mutato quadro geopolitico, l’evoluzione della natura della NATO, la riduzione<br />
del budget della Difesa, sono tutti elementi che invitano ad una rivalutazione del<br />
ruolo dello strumento militare e <strong>di</strong>venta sempre più necessario assicurare la qualità<br />
prima che la quantità dello stesso, ricercando soluzioni innovative per ottimizzare<br />
l’impiego delle forze.<br />
La tecnologia consente, oggi, <strong>di</strong> avere <strong>armi</strong> sofisticate, facilmente impiegabili,<br />
dagli effetti graduali e graduabili, che rispondono a requisiti <strong>di</strong>: basso fattore<br />
costo/efficacia, (costi ragionevoli in rapporto a strumenti che presentano un buon<br />
grado <strong>di</strong> efficacia), elevata affidabilità e bassa probabilità <strong>di</strong> danni collaterali o<br />
accidentali, ridotta capacità da parte del nemico <strong>di</strong> poter neutralizzarne l’effetto,<br />
flessibilità e semplicità <strong>di</strong> impiego.<br />
Molti degli svantaggi e dei rischi che il ricorso all’impiego <strong>di</strong> <strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong> pone,<br />
sono inoltre contrastabili con adeguato supporto normativo e con idonei strumenti <strong>di</strong><br />
addestramento all’uso, responsabilizzazione in<strong>di</strong>viduale e controllo dell’operatore.<br />
Ciò che davvero conta è la necessità <strong>di</strong> trovare un giusto equilibrio affinché i<br />
potenziali effetti perversi (legati principalmente alle possibilità <strong>di</strong> un loro uso abusivo)<br />
delle “<strong>armi</strong> <strong>non</strong> <strong>letali</strong>” vengano ridotti al minimo, mentre i rilievi critici<br />
“sensazionalistici” devono cadere, alla luce della possibilità <strong>di</strong> ridurre notevolmente il<br />
numero delle vittime dei conflitti.<br />
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