Le armi cosiddette non letali - Assemblea dell'Officina di Fisica
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navigazione, sistemi elettronici <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong> dati, e detonatori elettronici <strong>di</strong><br />
esplosivi.<br />
Sono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> particolare efficacia contro forze tecnologicamente avanzate ma<br />
che <strong>non</strong> possiedono adeguate schermature. <strong>Le</strong> applicazioni dell’Emp <strong>non</strong> nucleare<br />
spaziano lungo tutto l’arco delle operazioni militari, dalle Other Than War Operations<br />
ai conflitti ad alta intensità.<br />
Futuri sistemi d’arma elettromagnetici, operanti a ra<strong>di</strong>o frequenze, attualmente<br />
in sviluppo, saranno <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti formati, <strong>di</strong>mensioni e peso. Si profilano, in<br />
particolare, sistemi piccoli che possono essere trasportati da speciali munizioni,<br />
alimentati da fonti <strong>di</strong> energia separate e soprattutto, sistemi a portabilità ad uomo<br />
utilizzabili contro sistemi automatici ra<strong>di</strong>o controllati <strong>di</strong> sorveglianza, allarme e<br />
comunicazione, 483 con batterie separate ricaricabili con generatori 484 , operativi su<br />
<strong>di</strong>stanze fra i 50 e i 500 m. 485<br />
Very high frequency<br />
Ultra high frequency<br />
Super high frequency<br />
Extremely high frequency<br />
VHF<br />
UHF<br />
SHF<br />
EHF<br />
30 MHz –300 MHz<br />
300 MHz –3000 MHz (3 GHz)<br />
3 GHz –30 GHz<br />
30–300 GHz<br />
10 m–1 m<br />
100 cm–10 cm<br />
10 cm–1 cm<br />
10 mm–1 mm<br />
Nell’ambito delle <strong>armi</strong> a ra<strong>di</strong>o frequenza, i sistemi a microonde ad alta<br />
potenza 486 , che operano su frequenze da 100 MHz a 30 GHz (da VHF a SHF) si<br />
presentano particolarmente idonei a potenziali applicazioni “<strong>non</strong> <strong>letali</strong>”.<br />
Armi che utilizzano microonde ad alta potenza (High Power Microwave, HPM)<br />
sono in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilitare temporaneamente o <strong>di</strong>struggere equipaggiamenti e<br />
apparati elettronici, quali sistemi per il controllo del volo, sistemi <strong>di</strong> comunicazione e<br />
molte altre capacità belliche dell’avversario <strong>non</strong> efficacemente protette e soprattutto<br />
483<br />
Cfr. NATO-RTO-TR-SAS-040, cit., Chapter 3.2.1.1.<br />
484<br />
Ibidem.<br />
485<br />
Ibidem.<br />
486<br />
Ricor<strong>di</strong>amo che le microonde sono ra<strong>di</strong>azioni elettromagnetiche con lunghezza d'onda compresa tra le gamme superiori<br />
delle onde ra<strong>di</strong>o e la ra<strong>di</strong>azione infrarossa. Sebbene si tenda a considerarle separate dalle ra<strong>di</strong>oonde, le microonde sono<br />
comprese nelle parti UHF, SHF e EHF dello spettro ra<strong>di</strong>o, presentando comunque delle caratteristiche specifiche dovute alla<br />
loro alta frequenza. Il confine tra le microonde e le gamme <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni vicine <strong>non</strong> è infatti netto e può variare a seconda dei<br />
<strong>di</strong>versi campi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Sono così chiamate perché hanno onde molto corte, comprese tra 1 m (frequenza <strong>di</strong> 300 MHz) e 1<br />
mm (frequenza 300 GHz).<br />
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