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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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<strong>di</strong>mensioni consente <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare i rilievi o le specie o entrambi in sequenza e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ristrutturare<br />

la tabella dei dati rior<strong>di</strong>nando le righe e/o le colonne secondo tali sequenze.<br />

2.0<br />

1.0<br />

asse 2<br />

0.0<br />

-1.0<br />

-2.0<br />

-2.0<br />

-1.0<br />

0.0<br />

1.0<br />

2.0<br />

asse 1<br />

(a) (b) (c)<br />

Fig. 8.1 Rappresentazione grafica <strong>di</strong> punti in uno spazio ridotto formato da assi che sono combinazioni <strong>di</strong><br />

variabili originali. (a) or<strong>di</strong>namento bi<strong>di</strong>mensionale in cui e' evidente una tendenza <strong>di</strong> variazione lungo una<br />

curva (b) or<strong>di</strong>namento bi<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong> punti formanti una nube iso<strong>di</strong>ametrica (c) or<strong>di</strong>namento<br />

tri<strong>di</strong>mensionale.<br />

8.1 METODI LINEARI<br />

Tra<strong>di</strong>zionalmente sono considerati lineari quei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento basati sull'assunto che<br />

le relazioni tra le variabili siano <strong>di</strong> tipo lineare. Questi meto<strong>di</strong>, comprendenti l’analisi delle<br />

componenti principali, l’analisi fattoriale, l’analisi della correlazione canonica e l’analisi<br />

<strong>di</strong>scriminante costituiscono, assieme all'analisi della varianza multipla e della regressione multipla,<br />

la statistica multivariata lineare. Ciononostante, si possono includere nei meto<strong>di</strong> lineari tutti quei<br />

meto<strong>di</strong> che, sebbene non presumano relazioni lineari tra le variabili, utilizzano l'algebra lineare<br />

delle matrici per costruire gli assi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento delle variabili/specie o <strong>degli</strong> oggetti/rilievi. Essi<br />

prevedono in sequenza le seguenti due operazioni:<br />

1) calcolo della matrice simmetrica descrivente le relazioni tra le variabili o tra gli oggetti.<br />

Nel primo caso si tratta <strong>di</strong> una matrice <strong>di</strong> varianza-covarianza o <strong>di</strong> correlazione secondo la<br />

modalita' <strong>di</strong> analisi R (ve<strong>di</strong> paragrafo 6.2) e nel secondo <strong>di</strong> una matrice <strong>di</strong> prodotti scalari o <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanze 7 secondo la modalita' <strong>di</strong> analisi Q.<br />

I passi <strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong> questa operazione sono gia' stati descritti nel capitolo 7 relativo alla<br />

classificazione. Ricor<strong>di</strong>amo soltanto che da una matrice X(mxn) <strong>di</strong> m righe/variabili e n<br />

colonne/oggetti si perviene ad una matrice quadrata simmetrica R <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne m o ad una matrice Q<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne n, secondo lo schema riportato in Fig. 8.2, applicando uno <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>ci suddetti.<br />

2) estrazione <strong>di</strong> autovalori ed autovettori dalla matrice simmetrica allo scopo <strong>di</strong> ottenere<br />

⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯<br />

7 La matrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza viene trasformata in una matrice <strong>di</strong> somiglianza secondo una delle formule<br />

in<strong>di</strong>cate al paragrafo 7.7.1 prima <strong>di</strong> procedere alla seconda operazione.<br />

8-97

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