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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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una delle seguenti formule 19 :<br />

a =<br />

ij<br />

f<br />

i<br />

ij<br />

r c<br />

j<br />

(8.18)<br />

a<br />

ij<br />

f r c<br />

ij i j<br />

= −<br />

(8.19)<br />

r c T<br />

i<br />

j<br />

a<br />

ij<br />

ri<br />

c<br />

j<br />

= fij<br />

−<br />

(8.20)<br />

T<br />

dove r i e' il totale della riga i-esima, c j e' il totale della colonna j-esima e T e' il totale <strong>di</strong> tutti<br />

i valori della tabella <strong>di</strong> contingenza (totale generale). Si puo' notare che, a <strong>di</strong>fferenza dell’analisi<br />

delle componenti principali, in cui sono previste la centratura e la standar<strong>di</strong>zzazione delle variabili,<br />

l'analisi delle corrispondenze richiede una trasformazione dei dati cosiddetta doppia, in quanto<br />

coinvolge sia i totali <strong>di</strong> riga che <strong>di</strong> colonna. 20<br />

2) calcolo della matrice S dei prodotti scalari [eq. (7.4)] tra le righe/variabili della matrice<br />

trasformata A.<br />

3) estrazione dalla matrice simmetrica S <strong>di</strong> p≤m autovalori positivi λ k ed autovettori B k<br />

normalizzati all'unita' secondo il metodo visto per le componenti principali al paragrafo 8.2.1.<br />

4) normalizzazione <strong>degli</strong> autovettori B k per l'in<strong>di</strong>viduazione delle coor<strong>di</strong>nate canoniche x ik dei<br />

punti righe/variabili secondo la seguente formula:<br />

T<br />

x<br />

ik<br />

= bik<br />

(8.21)<br />

r<br />

i<br />

Gli autovettori normalizzati x ik rappresentano le coor<strong>di</strong>nate dei punti righe nella k-esima<br />

variabile canonica.<br />

⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯<br />

19 Si noti che la formula (8.20) e’ quella della deviazione dalla frequenza attesa gia’ descritta nel<br />

capitolo 5 riguardante la trasformazione dei dati ed e’ equivalente alla equazione (5.11).<br />

20 L'uso <strong>di</strong> una o dell'altra trasformazione implica <strong>di</strong>fferenti aggiustamenti nella definizione delle<br />

componenti delle variabili canoniche. Per esempio, utilizzando la (8.18), le coor<strong>di</strong>nate dei punti riga e<br />

colonna relative alla prima variabile canonica estratta, come conseguenza della doppia trasformazione e del<br />

successivo cambiamento <strong>di</strong> scala secondo le equazioni (8.21) o (8.23), assumono tutte il valore 1. Questo<br />

asse viene pertanto ignorato, e sono considerati solo gli assi successivi. Con la trasformazione (8.19) si<br />

trovano invece <strong>di</strong>rettamente gli assi successivi al primo.<br />

8-121

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