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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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situazioni in cui le specie assumono la maggiore equi<strong>di</strong>stribuzione possibile in natura (modello<br />

broken-stick). La lettura <strong>di</strong> un grafico <strong>di</strong> questo tipo permette quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> trarre delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

imme<strong>di</strong>ate sulle due componenti della <strong>di</strong>versita’, ricchezza ed equitabilita’, relative alle comunita’<br />

esaminate. Inoltre questa rappresentazione da’ la possibilita’ <strong>di</strong> confrontare le <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> piu’<br />

comunita’ tra loro e il pattern <strong>di</strong> una comunita’ con quello dei modelli <strong>di</strong> riferimento utilizzando<br />

<strong>degli</strong> adattamenti (fit) statistico-matematici appropriati.<br />

Nei profili <strong>di</strong> Whittaker solo l’abbondanza delle specie (asse y) subisce la trasformazione<br />

logaritmica e, secondo questa rappresentazione, la serie geometrica assume una forma<br />

perfettamente lineare, mentre le altre <strong>di</strong>stribuzioni assumono una forma <strong>di</strong> tipo sigmoide a<br />

pendenza via via maggiore.<br />

In <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> questo tipo sono state stu<strong>di</strong>ate matematicamente solo le funzioni delle serie<br />

geometrica e broken-stick, mentre quelle relative alla serie logaritmica e al modello log-normale<br />

sono calcolate solo su <strong>di</strong>agrammi abbondanza/frequenza.<br />

10.3.2 Diagrammi abbondanza/frequenza<br />

Il secondo tipo <strong>di</strong> rappresentazione grafica relativa alla <strong>di</strong>stribuzione delle specie consiste nel<br />

porre sull’asse delle x del <strong>di</strong>agramma cartesiano il valore <strong>di</strong> abbondanza delle specie e sull’asse y il<br />

numero <strong>di</strong> specie (frequenza) che possiedono un certo valore <strong>di</strong> abbondanza. Piu’ spesso la<br />

variabile quantitativa espressa sull’asse x è sud<strong>di</strong>visa in classi <strong>di</strong> abbondanza in maniera tale da<br />

costruire un istogramma del tipo presentato in Fig. 10.4.<br />

Fig. 10.4 Istogramma delle frequenze <strong>di</strong> specie relative alle<br />

abbondanze espresse in numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui. I dati si riferiscono a<br />

specie <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> insetti campionate in una determinata area.<br />

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