Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
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3 . I D A T I E C O L O G I C I<br />
3.1 UNITA’ DI ANALISI, VARIABILI, VALORI<br />
Quando si inizia lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un fenomeno e si scende nel campo concreto della rilevazione<br />
dei dati, si devono scegliere le unita' od oggetti <strong>di</strong> analisi. Ad essi ci si riferisce anche con i<br />
termini <strong>di</strong> soggetti, in<strong>di</strong>vidui, entita', osservazioni, casi, unita' <strong>di</strong> campionamento o unita' statistiche.<br />
In ambito ecologico ambientale l'oggetto dell'analisi e' in<strong>di</strong>cato con il termine generico <strong>di</strong> rilievo<br />
che riguarda <strong>di</strong> volta in volta dati relativi alla vegetazione, al suolo, ad una particolare microfauna<br />
o alle acque <strong>di</strong> un determinato luogo in un certo tempo. Ciascun oggetto <strong>di</strong> analisi viene descritto<br />
da caratteri (parametri, in<strong>di</strong>catori, descrittori, fattori e attributi sono altri sinonimi) che il ricercatore<br />
reputa importante misurare. La misurazione <strong>di</strong> ogni carattere su un oggetto genera un valore o<br />
dato. Le misurazioni <strong>di</strong> un carattere, eseguite su piu’ oggetti, generano la variabile corrispondente<br />
a quel carattere. L’insieme delle misure dei caratteri scelti rappresenta lo stato dell’oggetto in un<br />
determinato tempo, per questo le variabili sono anche chiamate variabili <strong>di</strong> stato.<br />
In ecologia le variabili che servono per descrivere gli stati <strong>degli</strong> ambienti sono <strong>di</strong> due tipi,<br />
quelle biotiche che includono tutte le forme <strong>di</strong> vita vegetali ed animali e quelle abiotiche<br />
costituite da tutti i parametri chimico-fisici legati all'ambiente.<br />
Gli esempi seguenti hanno lo scopo <strong>di</strong> chiarire i concetti appena esposti. Ogni anno vengono<br />
effettuati dei prelievi delle acque marine lungo tutto la costa italiana allo scopo <strong>di</strong> accertare la<br />
qualita' delle acque ed esprimere un giu<strong>di</strong>zio sulla balneabilita' dei luoghi analizzati. In questo caso<br />
gli oggetti <strong>di</strong> analisi sono i prelievi <strong>di</strong> acqua raccolti in tutte le stazioni <strong>di</strong> rilevamento generalmente<br />
fissate nel mare ad una certa <strong>di</strong>stanza dalla costa, le variabili sono tutti i parametri biotici e abiotici<br />
che vengono misurati e cioe' rispettivamente i parametri microbiologici (quantita' <strong>di</strong> coliformi,<br />
streptococchi…) e i parametri chimico-fisici (ph, tensioattivi, ossigeno...) ed i valori sono le singole<br />
misurazioni <strong>di</strong> ciascuna variabile ottenute in loco o in laboratorio con la strumentazione<br />
appropriata. Un insieme <strong>di</strong> prelievi costituisce un campione <strong>di</strong> oggetti.<br />
Il ricercatore ha sempre chiarezza su cio’ che sono gli oggetti della sua indagine e cio’ che<br />
sono le variabili misurate su <strong>di</strong> essi per stu<strong>di</strong>are un fenomeno. Non crei confusione il fatto che<br />
certe entita’ possono essere variabili in una situazione <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong>ventare oggetti in un’altra. Ad<br />
esempio, se le specie vegetali osservate in una certa area costituiscono per il fitosociologo le<br />
variabili che descrivono un rilievo della vegetazione, queste stesse possono a loro volta <strong>di</strong>ventare<br />
unita’ <strong>di</strong> analisi per il botanico che e’ interessato a stu<strong>di</strong>are la variabilita’ <strong>di</strong> caratteri quali la<br />
lunghezza della foglie, le <strong>di</strong>mensioni della corolla e la presenza <strong>di</strong> peli sul fusto in rapporto all’area<br />
geografica o all’ambiente in cui le specie sono state trovate.<br />
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