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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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notevolmente dalla retta. Il punto corrisponde alla stazione <strong>di</strong> rilevamento 9 situata a 263 metri <strong>di</strong><br />

altitu<strong>di</strong>ne in cui e’ stata riscontrata una temperatura <strong>di</strong> 13.3 °C, notevolmente piu’ bassa delle altre<br />

misurate a bassa quota. Cio’ <strong>di</strong>ce che la relazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza tra la temperatura e l’altitu<strong>di</strong>ne<br />

non e’ una legge rigorosa come tante altre leggi fisiche, perche’ sicuramente il valore <strong>di</strong><br />

temperatura <strong>di</strong>pende oltre che dalla quota altitu<strong>di</strong>nale, anche da altri fattori ambientali: come<br />

l’esposizione, l’insolazione e tutto cio’ che contribuisce a formare i microclimi.<br />

4.11 TEST NON PARAMETRICI<br />

Quando non e’ possibile applicare i test parametrici perche’ i dati sono or<strong>di</strong>nali o nominali o,<br />

pur essendo intervallari o razionali, non sono sod<strong>di</strong>sfatti i requisiti per la loro applicazione, si<br />

utilizzano i test non parametrici. Essi non sono vincolati a particolari parametri della popolazione e<br />

si possono usare anche quando le <strong>di</strong>mensioni dei campioni sono piccole.<br />

4.11.1 Chi-quadrato per un campione<br />

Il test chi-quadrato (χ 2 ) per un campione indaga sulla <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> dati<br />

organizzati in categorie e confronta la serie delle frequenze osservate con quella delle frequenze<br />

attese, cioe' le frequenze teoriche basate sull'ipotesi nulla, per verificare se esiste una <strong>di</strong>fferenza<br />

significativa tra le due <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> frequenza.<br />

Il test è calcolato con la seguente formula:<br />

k<br />

2<br />

2 ( fok<br />

− fak<br />

)<br />

χ = ∑<br />

(4.39)<br />

fa<br />

i=<br />

1<br />

k<br />

dove fo k e fa k sono rispettivamente le frequenze osservate e quelle attese della k-esima<br />

categoria. Il test chi-quadrato e' spesso utilizzato per verificare la bonta' dell'adattamento <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>stribuzione osservata ad una delle <strong>di</strong>stribuzioni teoriche stu<strong>di</strong>ate. Per questo test, i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

liberta' (g.l.) sono k - 1 - p, dove k in<strong>di</strong>ca il numero <strong>di</strong> categorie in cui i casi sono stati classificati e<br />

p il numero <strong>di</strong> parametri stimati. Per esempio, nel caso si confrontino le classi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

osservate con quelle <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione normale, p = 2 perché, in quest’ultima, si utilizzano le<br />

stime della me<strong>di</strong>a e della deviazione standard. Nella situazione invece in cui la <strong>di</strong>stribuzione<br />

osservata è confrontata con l’equi<strong>di</strong>stribuzione in classi p = 0.<br />

Solo nel caso in cui g.l.= 1 la formula (4.39) deve essere aggiustata con la correzione <strong>di</strong><br />

continuita' <strong>di</strong> Yates nella seguente maniera:<br />

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