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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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conifere in Irlanda, in cui la luce rappresenta un fattore limitante, segue una <strong>di</strong>stribuzione<br />

logaritmica.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione secondo il modello del bastoncino spezzato (broken-stick) rappresenta<br />

l’espressione biologicamente realistica <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione uniforme. Si puo’ instaurare in una<br />

comunita’ costituita da poche specie tassonomicamente simili in competizione tra loro in un habitat<br />

relativamente ristretto. Se la comunita’ e’ governata da qualche particolare fattore ecologico e le<br />

specie, arrivate contemporaneamente, competono per l’utilizzo <strong>di</strong> quella risorsa, e’ probabile che le<br />

loro abbondanze si <strong>di</strong>stribuiscano secondo quelle predette da questo modello rispecchiando cosi’ la<br />

proporzione <strong>di</strong> risorsa che sono riuscite ad accaparrarsi.<br />

Il modello paragona la risorsa ad un bastoncino (stick) che viene spezzato (broken) all’atto<br />

della conquista in maniera simultanea da un certo numero <strong>di</strong> specie; le parti spezzate del<br />

bastoncino risulteranno pressoche’ uguali tra loro in quanto nessuna specie ha avuto il tempo ne’<br />

la forza <strong>di</strong> conquistarsi una porzione piu’ grande. Le lunghezze dei segmenti sono proporzionali<br />

all’ampiezza delle nicchie e quin<strong>di</strong> alle abbondanze relative <strong>di</strong> ciascuna specie.<br />

Il modello si e’ adattato bene a comunita’ con specie in equilibrio piuttosto stabile,<br />

caratterizzate nella loro morfologia da gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e nella loro fisiologia da gran<strong>di</strong> cicli vitali.<br />

Hanno manifestato <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> questo tipo comunita’ <strong>di</strong> uccelli, <strong>di</strong> gasteropo<strong>di</strong> predatori e <strong>di</strong><br />

pesci. Il modello non e’ mai stato usato con successo nell’ambito delle comunita’ vegetali in quanto<br />

tende a sottostimare le specie abbondanti e a sovrastimare quelle meno rappresentate.<br />

10.4.1 Adattamenti statistici (fit)<br />

Le <strong>di</strong>stribuzioni osservate dei valori <strong>di</strong> abbondanza delle specie possono essere adattate alle<br />

<strong>di</strong>stribuzioni attese predette dai modelli teorici.<br />

Sulla base dei due parametri S (numero <strong>di</strong> specie) e N (totale delle abbondanze) delle<br />

comunita’ si calcolano i valori <strong>di</strong> abbondanza relativa delle specie (nel caso <strong>di</strong> funzioni valutate in<br />

<strong>di</strong>agrammi rango/abbondanza) o i valori <strong>di</strong> frequenza delle specie (nel caso <strong>di</strong> funzioni valutate in<br />

<strong>di</strong>agrammi abbondanza/frequenza) che le singole comunita’ avrebbero se le loro <strong>di</strong>stribuzioni<br />

fossero secondo i modelli teorici scelti.<br />

Ottenuti i valori attesi per ciascuna <strong>di</strong>stribuzione teorica si utilizza la statistica del chiquadrato<br />

per valutare quanto i valori osservati si <strong>di</strong>scostano da quelli attesi.<br />

In Fig. 10.6 e Fig. 10.7 sono riportati i grafici delle <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> abbondanza osservate ed<br />

attese secondo i quattro modelli descritti delle tre comunita’ <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> Tab. 10.3.<br />

Da entrambi i grafici si puo’ osservare come la seconda comunita’, rappresentata dalla linea<br />

continua, si adatti molto bene al modello broken-stick.<br />

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