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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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schema <strong>di</strong> campionamento che puo’ essere preferenziale, sistematico e casuale. Quest’ultimo<br />

attribuisce ad ogni elemento della popolazione la stessa probabilita' <strong>di</strong> entrare a far parte del<br />

campione. La casualita’ del campione garantisce la sua rappresentativita’ che, a sua volta, e’<br />

con<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabile per svolgere l’inferenza statistica, cioe’ per dedurre dal campione le<br />

proprieta’ della popolazione <strong>di</strong> appartenenza.<br />

4.3 STATISTICA PARAMETRICA E NON PARAMETRICA<br />

I test statistici sono convenientemente sud<strong>di</strong>visi in due categorie che comprendono le<br />

tecniche parametriche e quelle non parametriche.<br />

La statistica parametrica comprende l’insieme delle tecniche inferenziali che si basano su<br />

determinate assunzioni circa i parametri della popolazione cui appartiene il campione<br />

sperimentale. Puo’ essere utilizzata solo se a priori sono sod<strong>di</strong>sfatti determinati requisiti sulla<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei valori della popolazione.<br />

La statistica non parametrica riguarda le tecniche inferenziali che non sono vincolate a<br />

particolari parametri della <strong>di</strong>stribuzione della popolazione; per questo non viene fatta alcuna<br />

assunzione sulla <strong>di</strong>stribuzione delle variabili.<br />

L’analisi statistica appropriata per un insieme <strong>di</strong> dati e’ determinata dal tipo <strong>di</strong> scala utilizzato<br />

per la misurazione dei caratteri.<br />

I test parametrici si possono applicare solo a variabili misurate con scale <strong>di</strong> intervalli o <strong>di</strong><br />

rapporti e solo se le osservazioni provengono da una popolazione <strong>di</strong>stribuita normalmente (ve<strong>di</strong><br />

paragrafo 4.6.2). Se i dati sono misurati con scala or<strong>di</strong>nale e’ necessario ricorrere ai test non<br />

parametrici. Essi, infatti, tengono conto dell'or<strong>di</strong>namento per ranghi delle osservazioni e non dei<br />

loro valori numerici quantitativi. Alcuni test non parametrici sono appropriati anche per le scale<br />

nominali, come il test del chi-quadrato.<br />

4.4 DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA<br />

L'insieme dei valori <strong>di</strong> un carattere quantitativo o <strong>degli</strong> stati <strong>di</strong> un carattere qualitativo<br />

osservati su <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> oggetti costituisce l'insieme grezzo dei dati. I dati quantitativi possono<br />

essere organizzati in una serie statistica se or<strong>di</strong>nati in senso crescente o decrescente <strong>di</strong><br />

grandezza.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> frequenza sintetizza i dati originali in maniera tale che ad ogni valore o<br />

stato della variabile considerata viene associato il numero <strong>di</strong> volte (effettivo o frequenza assoluta<br />

o numerosita’) con cui si ripete nell'insieme osservato. Ad esempio se nel periodo <strong>di</strong> fioritura<br />

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