22.10.2014 Views

Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

10.3 MODELLI DI DISTRIBUZIONE DI ABBONDANZA DELLE SPECIE<br />

In una comunita’ vegetale o animale piu’ spesso si osserva che l’abbondanza 26 relativa delle<br />

specie e’ maggiore per alcune (le piu’ comuni), e’ ridotta per alcune altre (le piu’ rare) e presenta<br />

valori interme<strong>di</strong> gradualmente decrescenti per la maggior parte <strong>di</strong> esse. I rapporti quantitativi tra<br />

specie comuni, rare e me<strong>di</strong>amente abbondanti variano da comunita’ a comunita’. Si puo’ <strong>di</strong>re<br />

pertanto che la <strong>di</strong>stribuzione dell’abbondanza delle specie (pattern <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione) e’ una<br />

caratteristica della comunita’ che ne rivela la struttura venutasi a formare in seguito a determinati<br />

processi ecologici.<br />

Piu’ modelli sono stati proposti per quantificare tale pattern allo scopo sia <strong>di</strong> ottenere una<br />

descrizione empirica delle relazioni <strong>di</strong> abbondanza tra le specie, sia <strong>di</strong> testare le ipotesi sul tipo <strong>di</strong><br />

organizzazione delle comunita’ ecologiche e sul processo che l’ha generata.<br />

Alcuni <strong>di</strong> questi modelli sono statistici, riguardano cioe’ la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilita’<br />

dell’abbondanza delle specie; in essi si assume che le abbondanze delle singole specie siano<br />

in<strong>di</strong>pendenti tra loro. Altri modelli riguardano la <strong>di</strong>stribuzione delle specie secondo partizioni<br />

regolari <strong>di</strong> una risorsa. In questo caso i modelli sono costruiti postulando la maniera in cui le specie<br />

coesistenti spartiscono tra loro qualche risorsa necessaria che e’ assunta essere il fattore limitante,<br />

cioe’ quello che impone un certo limite alle <strong>di</strong>mensioni delle loro popolazioni. In questi modelli si<br />

assume quin<strong>di</strong> che le abbondanze delle specie siano mutuamente <strong>di</strong>pendenti.<br />

I modelli piu’ frequentemente utilizzati, in quanto anche in<strong>di</strong>catori della <strong>di</strong>versita’, sono<br />

principalmente quattro: i modelli statistici logaritmico e log-normale e i modelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

secondo la serie geometrica e il modello del ”bastoncino spezzato” (broken-stick) che<br />

appartengono alla seconda categoria.<br />

Gli ecologi rappresentano graficamente l’abbondanza delle specie principalmente in due<br />

maniere: una consiste nel riportare in <strong>di</strong>agrammi rango/abbondanza le abbondanze <strong>di</strong> ciascuna<br />

specie in or<strong>di</strong>ne decrescente. L’altra consiste nel riportare la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> frequenza delle<br />

abbondanze in <strong>di</strong>agrammi abbondanza/frequenza.<br />

La scelta del metodo <strong>di</strong>pende dal numero <strong>di</strong> specie del campione in questione; si e’ soliti<br />

usare il primo metodo per dati che riguardano poche specie e il secondo quando le specie sono<br />

molto numerose.<br />

⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯<br />

26<br />

L’abbondanza o importanza relativa delle specie puo’ essere valutata in <strong>di</strong>verse maniere;<br />

solitamente quella delle specie animali e’ stimata tramite il numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui o la loro biomassa, mentre<br />

per le specie vegetali sono maggiormente usati i valori <strong>di</strong> copertura percentuale, l’area basale o la<br />

produttivita’.<br />

10-149

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!