Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
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l'analisi multivariata della varianza o la regressione multipla; in esse si riconosce lo stesso<br />
approccio della statistica classica che partendo da un modello matematico della realta' in esame,<br />
stima i parametri dai dati osservati e verifica successivamente la bonta' dell'adattamento con i test<br />
statistici.<br />
L'analisi multivariata dei dati piu’ recente ha rivoluzionato le modalita' <strong>di</strong> approccio ai dati;<br />
essa semplicemente descrive i dati che si hanno a <strong>di</strong>sposizione in maniera oggettiva senza<br />
necessariamente fare inferenze su un set <strong>di</strong> dati piu' vasto per via probabilistica.<br />
Nell'analisi multivariata moderna i singoli dati sono visti come componenti <strong>di</strong> vettori in spazi<br />
geometrici a piu' <strong>di</strong>mensioni. Piu' precisamente se i dati corrispondono alle misurazioni <strong>di</strong> k variabili<br />
eseguite su n oggetti o in<strong>di</strong>vidui, i singoli n oggetti o in<strong>di</strong>vidui possono essere visti come n punti o<br />
n vettori collocati nello spazio <strong>di</strong> k <strong>di</strong>mensioni e analogamente le k variabili possono essere<br />
rappresentate come k punti o k vettori siti nello spazio <strong>di</strong> n <strong>di</strong>mensioni. Negli spazi<br />
multi<strong>di</strong>mensionali la struttura dei dati è evidenziata me<strong>di</strong>ante proce<strong>di</strong>menti matematici o<br />
geometrici.<br />
L'analisi multivariata dei dati è svolta tramite meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> classificazione automatica e <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>namento lineare e non lineare. Essa puo' essere applicata in<strong>di</strong>fferentemente a popolazioni<br />
finite o a campioni casuali. Il punto <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> tutte le elaborazioni e' la matrice dei dati (ve<strong>di</strong><br />
paragrafo 3.4.1) contenente tutta l'informazione relativa alla struttura dei dati stessi. Essa viene<br />
creata <strong>di</strong>sponendo tutte le misurazioni <strong>di</strong> k caratteri, eseguite su una serie <strong>di</strong> n oggetti, in una<br />
tabella <strong>di</strong> k righe e n colonne o viceversa. Attraverso la lettura delle righe della tabella otteniamo<br />
in<strong>di</strong>cazioni su come i singoli caratteri variano negli oggetti considerati, mentre la lettura delle<br />
colonne ci da' una descrizione completa <strong>degli</strong> stati <strong>degli</strong> oggetti.<br />
6.1 SPAZIO ECOLOGICO MULTIDIMENSIONALE<br />
Negli ultimi trent’anni c’e’ stato un grande incremento dello sviluppo e delle applicazioni dei<br />
meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi multivariata in ecologia; cio’ <strong>di</strong>mostra quanto questi meto<strong>di</strong> sono considerati<br />
importanti per stu<strong>di</strong>are e spiegare le complesse interazioni osservate nelle comunita’ biologiche.<br />
In ecologia l'oggetto generico <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e' il rilievo della comunita’ ecologica effettuato in<br />
luogo e tempo definiti. Esso viene eseguito descrivendo i dati floristici, vegetazionali e faunistici<br />
osservati e integrandoli con dati legati al territorio come i dati geologici e i parametri chimico-fisici<br />
dell’ambiente. Lo stu<strong>di</strong>o puo' limitarsi alla sola vegetazione o alla sola microfauna <strong>di</strong> un'area ed in<br />
tal caso la descrizione del luogo <strong>di</strong> rilevamento viene fatta solo sulla base dei dati floristici o<br />
faunistici con categorie che non sono necessariamente le specie, ma possono essere anche generi,<br />
famiglie, or<strong>di</strong>ni e, per le specie vegetali, anche le forme biologiche o le forme <strong>di</strong> crescita. Piu'<br />
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