Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
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qualunque <strong>degli</strong> elementi dell'altro gruppo. Questo legame tende a creare strutture continue (a<br />
catena) quando la struttura dei dati non e’ chiaramente definita e nello spazio multi<strong>di</strong>mensionale le<br />
unita’ formano gruppi che, pur non avendo molto in comune, non si <strong>di</strong>stanziano molto tra loro ma<br />
sono uniti da una serie <strong>di</strong> unita’ interme<strong>di</strong>e. Per questa sua caratteristica l’utilizzo del legame<br />
singolo e’ un buon metodo per evidenziare sia strutture <strong>di</strong> dati ben definite in gruppi che strutture<br />
continue. Infatti se il metodo evidenzia dei gruppi, questi sono realmente presenti e ben definibili<br />
nello spazio; in caso contrario viene riflessa la struttura continua dei dati, i cui punti si <strong>di</strong>spongono<br />
senza soluzione <strong>di</strong> continuita’ lungo i gra<strong>di</strong>enti (uno o piu’) che definiscono lo spazio<br />
multi<strong>di</strong>mensionale.<br />
Applicato a dati fitosociologici il legame singolo esprime graficamente molto bene la<br />
variazione graduale della vegetazione (continuum) piuttosto che evidenziare i raggruppamenti dei<br />
rilievi appartenenti alle stesse comunita’ vegetali.<br />
Nel metodo del legame completo o del vicino piu’ lontano un elemento o un gruppo <strong>di</strong><br />
elementi viene fuso con un altro elemento o gruppo <strong>di</strong> elementi se la somiglianza minima tra<br />
l’elemento o gruppo <strong>di</strong> elementi con tutti gli elementi dell’altro gruppo e’ la piu’ elevata. Cioe’ la<br />
somiglianza tra due gruppi e’ quella esistente tra i loro due membri piu’ lontani. Per questo fatto il<br />
metodo tende a produrre gruppi compatti <strong>di</strong> forma ipersferica che si uniscono tra loro con valori<br />
relativamente bassi <strong>di</strong> somiglianza.<br />
Nel metodo del legame me<strong>di</strong>o un elemento o gruppo <strong>di</strong> elementi viene fuso con un altro<br />
elemento o gruppo <strong>di</strong> elementi se la somiglianza me<strong>di</strong>a tra l’elemento o gruppo <strong>di</strong> elementi con<br />
tutti gli elementi dell’altro gruppo e’ la piu’ elevata. Il livello <strong>di</strong> somiglianza al quale un elemento<br />
viene legato al gruppo e' uguale alla somiglianza me<strong>di</strong>a che l'elemento ha con tutti gli elementi<br />
dell'altro gruppo.<br />
E’ noto che <strong>di</strong>fficilmente due meto<strong>di</strong> danno esattamente lo stesso risultato salvo che la<br />
struttura dei dati non sia marcatamente <strong>di</strong>scontinua.<br />
La Fig. 7.5 illustra graficamente i tre meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> classificazione per punti collocati in uno spazio<br />
a due <strong>di</strong>mensioni. In essa il punto p rappresenta un’unita’ che deve essere assegnata ad uno dei<br />
gruppi A, B e C.<br />
Il segmento a costituisce la piu’ piccola delle <strong>di</strong>stanze tra p e i punti piu’ vicini dei tre gruppi,<br />
rappresenta cioe’ la minima delle minime <strong>di</strong>stanze dai gruppi.<br />
Il segmento b e’ la piu’ piccola <strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a tra p e i gruppi, e rappresenta la minima delle<br />
<strong>di</strong>stanze me<strong>di</strong>e dai gruppi.<br />
Infine il segmento c e’ la piu’ piccola delle <strong>di</strong>stanze tra p e i punti piu’ lontani dei tre gruppi,<br />
costituisce quin<strong>di</strong> la minima delle massime <strong>di</strong>stanze dai gruppi.<br />
Il legame singolo assegna p ad A, il legame me<strong>di</strong>o assegna p a B, il legame completo<br />
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