Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
assegna p a C.<br />
A<br />
B<br />
a<br />
b<br />
p<br />
c<br />
C<br />
Fig. 7.5 Rappresentazione grafica dei tre meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong><br />
punti in uno spazio bi-<strong>di</strong>mensionale. a e’ la minima delle minime<br />
<strong>di</strong>stanze dai gruppi per la quale il legame singolo assegna il punto p ad<br />
A. b e’ la minima delle <strong>di</strong>stanze me<strong>di</strong>e dai gruppi per la quale il legame<br />
me<strong>di</strong>o assegna p a B. c e’ la minima delle massime <strong>di</strong>stanze per la<br />
quale il legame completo assegna p a C.<br />
Durante il processo <strong>di</strong> classificazione, a mano a mano che gli elementi piu’ simili sono uniti in<br />
gruppi via via piu’ gran<strong>di</strong>, si registrano anche i valori <strong>di</strong> somiglianza in corrispondenza dei <strong>di</strong>versi<br />
livelli <strong>di</strong> fusione per poter rappresentare tramite un grafo le relazioni trovate. Il grafo che viene<br />
costruito e’ chiamato dendrogramma (Fig. 7.6) ed ha l'aspetto <strong>di</strong> un albero rovesciato le cui<br />
terminazioni rappresentano gli oggetti classificati e i cui rami orizzontali in<strong>di</strong>cano i legami <strong>di</strong><br />
somiglianza esistenti tra oggetti e/o gruppi <strong>di</strong> oggetti. Il valore <strong>di</strong> somiglianza a cui un oggetto o<br />
gruppo <strong>di</strong> oggetti si lega ad un altro viene letto nella scala posta a lato del dendrogramma. I primi<br />
gruppi che si vengono a formare sono quelli piu' omogenei, cioe' quelli con una piu' alta<br />
somiglianza interna; a mano a mano che il dendrogramma si completa, i gruppi si uniscono tra loro<br />
in gruppi piu’ gran<strong>di</strong> sempre meno omogenei e quin<strong>di</strong> con una somiglianza interna inferiore.<br />
7.10 VALUTAZIONE ED UTILIZZO DEI RISULTATI DELLA CLASSIFICAZIONE AUTOMATICA<br />
Il problema che si pone dopo aver ottenuto un dendrogramma e’ l’in<strong>di</strong>viduazione e la<br />
definizione delle classi o gruppi che comporta anche la ricerca delle caratteristiche che<br />
contrad<strong>di</strong>stinguono una classe dall’altra. Il dendrogramma puo’ suggerire l’esistenza <strong>di</strong> classi ma<br />
non le giustifica. Il successo <strong>di</strong> una classificazione consiste nella sua capacita’ <strong>di</strong> definire classi ben<br />
separate, cioe’ classi ben definibili. Tanto piu’ le classi risultano definibili, tanto piu’ la<br />
classificazione risulta utile.<br />
7-90