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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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l'ipotesi nulla (H 0 ). Il piu' delle volte questa viene formulata con il solo scopo <strong>di</strong> rifiutarla. Essa<br />

generalmente <strong>di</strong>ce uno stato invariato della situazione. Nel caso dell’esempio precedente l'ipotesi<br />

nulla <strong>di</strong>ce che le me<strong>di</strong>e dei due gruppi non <strong>di</strong>fferiscono in maniera consistente l'una dall'altra<br />

perche’ la variazione esistente e' dovuta al caso e che quin<strong>di</strong> i due gruppi appartengono alla stessa<br />

popolazione. L'ipotesi alternativa (H 1 ) si contrappone all’ipotesi nulla negandola e proponendo<br />

una situazione <strong>di</strong>versa della realta’ che viene specificata in due maniere, una in forma piu’<br />

precisata dell’altra. La prima <strong>di</strong>ce che le due me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>versificano significativamente l'una dall'altra<br />

(ipotesi a due code o bi<strong>di</strong>rezionale), la seconda che una delle due me<strong>di</strong>e e' significativamente<br />

maggiore o minore rispetto all'altra (ipotesi ad una coda o mono<strong>di</strong>rezionale).<br />

L'accettare o il respingere l'ipotesi nulla e' sempre responsabilita' dello sperimentatore che si<br />

serve del criterio statistico sapendo che questo non fornisce mai risposte certe ma solo probabili. Il<br />

ricercatore sa che, qualunque decisione prenda, ha sempre un margine <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> prendere una<br />

decisione errata. Infatti, partendo dalle informazioni del campione, specialmente se questo e'<br />

piccolo, potrebbe facilmente sbagliare nel rifiutare l'ipotesi nulla quando questa e’ vera e, in tal<br />

caso, incorrerebbe in un errore detto <strong>di</strong> primo tipo. Ma potrebbe cadere anche nell’errore <strong>di</strong><br />

secondo tipo che, in opposizione al primo, consiste nell’accettare l’ipotesi nulla quando dovrebbe<br />

invece essere rifiutata. Il rischio con cui si accetta l’errore <strong>di</strong> primo tipo rappresenta il livello <strong>di</strong><br />

significativita' del test ed e' espresso in termini <strong>di</strong> probabilita' (α). Per contenere il piu' possibile<br />

questo errore si tende a scegliere valori molto bassi <strong>di</strong> α, il piu' possibile vicini a 0.<br />

Convenzionalmente i livelli <strong>di</strong> probabilita' piu' utilizzati sono 0.05 (5%) o 0.01 (1%) ma, nelle<br />

scienze me<strong>di</strong>che, dove il rischio d’errore deve essere ridotto al minimo, si scelgono livelli ancora<br />

piu’ bassi (0.001 =0.1%). Ritornando al nostro esempio, se troviamo che c'e' una probabilita'<br />

inferiore o uguale al 5% che la <strong>di</strong>fferenza delle me<strong>di</strong>e dei due gruppi sia casuale, respingiamo<br />

l'ipotesi nulla concludendo che la <strong>di</strong>fferenza non e' casuale; nel fare quest’affermazione abbiamo 5<br />

possibilita’ su 100 <strong>di</strong> sbagliare, cioe’ <strong>di</strong> scartare l'ipotesi nulla nel caso sia, invece, vera.<br />

L’inferenza statistica si basa sulle <strong>di</strong>stribuzioni teoriche dei parametri statistici (es. me<strong>di</strong>a,<br />

sigma, varianza) o dei test statistici (t <strong>di</strong> Student, r, F, chi-quadrato) nella situazione in cui l’ipotesi<br />

nulla e’ vera. Per ogni parametro o test statistico viene calcolata la funzione della sua <strong>di</strong>stribuzione<br />

e, per integrazione della funzione, l'area corrispondente alla/e coda/e della <strong>di</strong>stribuzione il cui<br />

limite interno sull'asse X e' determinato dal valore assoluto della statistica stessa. L'area trovata<br />

rappresenta la probabilita' <strong>di</strong> avere valori assoluti della statistica piu' gran<strong>di</strong> o uguali a quello dato.<br />

Valori <strong>di</strong> probabilita' molto bassi, convenzionalmente inferiori a 0.05 (5%), in<strong>di</strong>cano che il valore<br />

della statistica in questione <strong>di</strong>fferisce significativamente da quello che ci si dovrebbe aspettare<br />

sotto l'ipotesi nulla (H 0 ) del test, che viene quin<strong>di</strong> rifiutata.<br />

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