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Enrico Feoli, Paola Ganis - Università degli Studi di Trieste

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<strong>di</strong> specie secondo la eq. (8.22) e riportate in Tab. 8.15. Come esempio, la coor<strong>di</strong>nata del primo<br />

gruppo <strong>di</strong> rilievi della prima variabile canonica e' data da:<br />

y<br />

11×<br />

1.479 − 34×<br />

0.727 −17×<br />

0.616<br />

=<br />

=<br />

62×<br />

0.182<br />

11<br />

−<br />

0.715<br />

A questi stessi risultati si arriva calcolando la matrice dei prodotti scalari (Tab. 8.16) sui<br />

cinque gruppi <strong>di</strong> rilievi della matrice trasformata A, estraendo da essa gli autovettori normalizzati<br />

all’unita’ (Tab. 8.17) e relativizzando poi questi secondo l’equazione (8.23) come riportato<br />

nell’esempio seguente per il secondo elemento del primo autovettore:<br />

370<br />

y<br />

21<br />

= −0.192<br />

× = −0.403<br />

84<br />

Le <strong>di</strong>fferenze che si possono riscontrare nelle seconde o terze cifre decimali dei valori delle<br />

coor<strong>di</strong>nate Y sono dovute agli arrotondamenti effettuati nelle <strong>di</strong>fferenti procedure <strong>di</strong> calcolo.<br />

Tab. 8.14 Coor<strong>di</strong>nate X<br />

corrispondenti alle prime due<br />

variabili canoniche<br />

Tab. 8.15 Coor<strong>di</strong>nate Y<br />

corrispondenti alle prime due<br />

variabili canoniche<br />

X 1 X 2 Y 1 Y 2<br />

A 1.479 -0.071 1 -0.715 -1.219<br />

B -0.727 -1.133 2 -0.402 -0.946<br />

C -0.616 1.280 3 1.322 0.587<br />

4 -1.327 1.550<br />

5 0.820 -0.228<br />

La figura Fig. 8.9 da' una rappresentazione grafica dei legami tra le categorie<br />

sintassonomiche ed i gruppi <strong>di</strong> rilievi ottenuti con meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> classificazione automatica. Da questa<br />

figura si puo' notare un’elevata correlazione tra sintassonomia e struttura dei pascoli dedotta dalla<br />

posizione reciproca dei gruppi tassonomici e dei gruppi <strong>di</strong> rilievi. Si possono in<strong>di</strong>viduare tre ambiti<br />

gravitazionali ben separati tra loro: il primo in alto a sinistra in<strong>di</strong>viduato dal gruppo <strong>di</strong> specie C che<br />

caratterizza il quarto gruppo <strong>di</strong> rilievi, il secondo al centro a destra con il gruppo <strong>di</strong> specie A che e’<br />

presente in maniera consistente nei gruppi <strong>di</strong> rilievi 3 e 5 ed infine il terzo in basso a sinistra con il<br />

gruppo <strong>di</strong> specie B che esprime la sua massima abbondanza nei primi due gruppi <strong>di</strong> rilievi.<br />

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