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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Una ricerca in Friuli Venezia Giulia140/ Aspetti metodologicidella ricerca /La complessità dell’oggetto studiato e ledifficoltà nel coinvolgimento di soggettiinteressati dalla pratica nella ricerca,per via del tabù che circonda l’argomento,hanno suggerito una tecnica di rilevazionedi tipo qualitativo che permettesse di faraffiorare i problemi relativi ai processidi immigrazione, al mantenimento/mutamento <strong>dei</strong> modelli tradizionali,alla sessualità e ai rapporti fra i sessinel mutato contesto sociale, e infine allaconservazione o all’eventuale abbandonodella pratica delle MGF.Per la ricerca sono stati utilizzatimetodi non intrusivi: metodi cioè con ilcui impiegonon si verifica un’intrusione (percepita)da parte del ricercatore nella vita dellepersone studiate o nel sistema <strong>dei</strong> lororapporti sociali. L’azione sociale avvieneo in maniera inconsapevole dell’atto diosservazione, oppure il ricercatore intervienesolo successivamente, quando l’azionesociale si è già verificata e, a posteriori,la ricostruisce. (G. Delli Zotti, 1997, p.74)Per questa ragione, fondamentalmentericonducibile a una questione di metodo,i primi sei mesi sono stati impegnatinell’attività dell’osservazione partecipante,che ha previsto anche l’utilizzodi informatori/trici. Solo successivamentesi è passati alla fase dell’osservazionesistematica attraverso colloqui aperticon singoli o piccoli gruppi di africani/eresidenti in Friuli Venezia Giulia.Infine, nell’ultima fase, si è proceduto,attraverso la tecnica dell’intervistasemi strutturata, a una raccoltadi informazioni più sistematica.Le interviste, le cui tracce (presentinell’appendice del volume) sono statediversificate in base agli oggettidi osservazione – donne africane,mediatori/trici linguistico-culturali,operatori/trici socio sanitari/e, polizia eforze dell’ordine – hanno permessodi evidenziare alcune importanti modalitàdi organizzazione e di svolgimento dellavita degli immigrati di origine africanasul territorio del Friuli Venezia Giulia edi comprendere le motivazioni <strong>dei</strong> lorocomportamenti e le trasformazionida questi subite,in relazione alla praticadelle MGF.L’analisi e l’interpretazione della dialetticamantenimento/mutamento degliatteggiamenti e <strong>dei</strong> comportamentirispetto alla tradizione e alla pratica delleMGF nella regione Friuli Venezia Giuliacostituisce uno <strong>dei</strong> primi studi sul campodi un fenomeno davvero complesso.Ciò che emerge è che anche in questarealtà sociale e territoriale esso si presentacon caratteristiche non molto dissimilida quelle già osservate in altri contesticulturali, confermando le indicazioniricavabili dalla vasta letteratura sul tema.È stato evidenziato inoltre, e in modomolto chiaro, che il perpetuarsi dellapratica coinvolge, sia pure in misuraridotta, anche bambine di origine africanaresidenti in Friuli Venezia Giulia.L’osservazione sul campo ha coinvoltodirettamente più di cento personedi origine africana che, a titolo diverso,hanno offerto il loro contributo alla ricercaattraverso incontri, dibattiti, interviste, ecc.Sono state realizzate inoltre, come giàdetto, venticinque interviste in profondità apersone appartenenti a target differenziati:− − otto interviste a donne africane sceltefra il campione studiato in base allanazionalità (Kenya, Nigeria, Benin,Camerum, Burundi) e alla residenza(tre a Trieste, due a Gorizia, due a Udinee una a Pordenone);

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