Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos
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Rapporto di ricerca nella regione Veneto87/ Le mutilazioni<strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>nell’esperienza<strong>dei</strong> servizi sanitari:interventi, conoscenzae condivisionedi significati trapersonale sanitario /di Paola DeganiLe interviste condotte con il personalesanitario, nello specifico medici eginecologi di reparto e <strong>dei</strong> consultori<strong>dei</strong> maggiori centri urbani del Veneto,nonché ostetriche e assistenti sanitarie,hanno esplorato altri aspetti importantiai fini della nostra ricerca, tra i quali: lepeculiarità della relazione delle donneafricane provenienti dai paesi individuaticome significativi per la ricerca coni servizi socio-sanitari; le differenzegeografiche, economiche e sociali chedefiniscono le dinamiche di interazionee il rapporto con le donne africane;le difficoltà rilevate nel rapporto chequeste donne hanno con i servizi sanitaridel territorio; la conoscenza, da partedegli operatori socio-sanitari, della culturadi provenienza delle donne africane e lerispettive configurazioni <strong>dei</strong> rapportidi genere; la conoscenza della praticadelle MGF tra il personale sanitario.A questi aspetti abbiamo inoltre aggiuntola rilevazione dell’opinione del personalesanitario intervistato rispetto all’interventolegislativo e ad eventuali progettidi formazione e prevenzione.Il primo aspetto esplorato riguardadunque le peculiarità delle utenti africane.È emerso che la maggioranza dellapopolazione femminile africana che sirivolge ai consultori proviene da Nigeria,Ghana, Senegal e solo in minima partedai paesi del Corno d’Africa.Il dato rispecchia la composizionefemminile della popolazione africanaimmigrata nella regione Veneto 25 .In base a quanto rilevato dalle intervisteappare evidente come la provenienzageografica tenda a caratterizzare nonsolo il diverso rapporto con i servizi,ma anche la tipologia di interventorichiesto: emerge che la maggioranzadelle utenti provenienti dall’Africa dell’Est,e in particolare dalla Nigeria, si rivolge aiservizi prevalentemente per problematichelegate alla gravidanza e al parto.Le dottoresse intervistate ci hanno infattiriferito come difficilmente queste utentipartecipino o usufruiscano di interventidi prevenzione o più semplicemente<strong>dei</strong> diversi progetti di percorso nascita,attivi in tutti i consultori del territorio.È quindi un’utenza sulla qualegeneralmente si lavora sull’emergenza,sulla patologia avanzata o in prospettivadel parto. In modo particolare perquanto concerne l’utenza nigeriana,vi è da segnalare la maggior fruizioneda parte di questa comunità <strong>dei</strong> servizisocio-sanitari in alcune città (in specificoVerona e Venezia) anche in relazioneall’esposizione piuttosto rilevante inVeneto che questo gruppo nazionale ha<strong>nelle</strong> attività prostituzionali collegatealla tratta di persone. È indubbio chelo svolgimento di attività prostituzionalipresenta implicazioni sul piano dellasalute fisica che determinano un utilizzoanche frequente <strong>dei</strong> servizi sanitari,e in modo particolare di quelli collegati aprestazioni di tipo ostetrico-ginecologico.25 A tal proposito si veda il capitolo relativo allapopolazione immigrata in Veneto. Anche in questo casofaremo riferimento alla popolazione femminile africanaconcentrandoci sulle donne provenienti dai paesi africaniconsiderati per la ricerca.