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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Rapporto di ricerca nella regione Veneto27L’obiettivo di ricerca ha inoltre richiestola realizzazione di interviste con operatorisocio-sanitari – medici, ginecologi,ostetriche e assistenti socio-sanitari -e con alcuni rappresentanti delle forzedell’ordine e della magistratura; sono statiintervistati agenti, funzionari e dirigentidella Polizia di Stato di alcune città veneteed è stata contattata e coinvolta nellaricerca la Procura della Repubblicadi Verona, in quanto titolare di un’indaginesu un episodio di cronaca avvenuto inepoca immediatamente successival’adozione della nuova normativa inmateria di MGF. L’ultima tappadella ricerca sul campo ha coinvolto,attraverso la realizzazione di un workshop,rappresentanti delle CommissioniPari opportunità, a livello provinciale eregionale, e delle associazioni impegnatenella promozione <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> delledonne e degli immigrati. L’incontro harilevato diversi elementi relativi ai rapporticon l’utenza straniera e la conoscenzadella pratica delle MGF sia in terminidi esperienza diretta attraverso le utenti,sia attraverso percorsi di formazione esensibilizzazione.La prima fase ha coinvolto il gruppodi ricerca nell’elaborazione delle traccedi interviste semi-strutturate, con le qualisono state individuate le aree tematiche sucui si è concentrata l’attenzione di ricerca.Per ogni tipologia di soggetto è stataelaborata una diversa traccia 7 .Nello svolgimento della ricerca, inconsiderazione della peculiaritàdell’oggetto di indagine, si è rilevatal’opportunità di utilizzare un metododi conduzione di intervista improntatoalla fluidità del discorso e alla liberanarrazione. Nell’interazione con gliintervistati e le intervistate si è cercatodi stabilire una relazione d’intervistanella quale fosse possibile costruirecongiuntamente una narrazione autentica,sincera, spassionata. Il successodi questa relazione flessibile e intesa adissolvere le distanze, massimizzandola comunicazione e la comprensionedell’esperienza, ha contato molto sullaqualità dell’interazione.Nelle interviste si è cercato di interagirecon i soggetti coinvolti prevalentementeattraverso rilanci e consegne, ossiamodi diretti di sollecitazione voltiad approfondire o spiegare alcuneaffermazioni o segmenti di racconto,attraverso i quali orientare il focus versoparticolari ambiti di vita riconducibiliall’esperienza e alla conoscenza in meritoalle MGF.In altre parole, si sono poste alcunedomande comuni a tutti gli intervistati eintervistate, ma è stato dato anche ampiospazio alla narrazione e alla fluiditàdel dialogo. Questo ha permessodi cogliere le diverse posizioni,le contestazioni, le negoziazioni edelaborazioni di significato intornoall’esperienza della diaspora e allapratica delle MGF, alle relazioni di genere,ai <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> e ai <strong>diritti</strong> delle donne.La rimodulazione della direttività e lastandardizzazione hanno quindi conferitoalle interviste realizzate la caratteristicadell’intervista semistrutturata 8 .La diversità delle tracce ha seguito lepeculiarità dell’esperienza degli intervistatirispetto alla pratica delle MGF. In questaricerca tuttavia si è considerata la praticanella sua contestualità in Italia e nel paesed’origine degli intervistati, nonché nellasua significatività all’interno delle diverseesperienze di vita e migratorie. Sono statequindi elaborate tracce di intervista cheper i soggetti africani hanno esplorato7 Vedi tracce di intervista in appendice.8 Per un approfondimento sulle diverse tecnichedi conduzione dell’intervista si veda Bichi (2007).

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