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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Una ricerca in Friuli Venezia Giulia168In un’altra testimonianza addirittura loscambio affettivo pubblico fra un uomoe una donna viene considerato come ladimostrazione dell’assenza di rispetto fragli esseri <strong>umani</strong> nel mondo occidentale:L’amore da noi non si manifesta così,alla luce del sole. Per la cultura africana,amoreggiare in pubblico non è giustoanche per rispetto degli altri. Nella culturaafricana le persone contano, mentre quiognuno pensa solo agli affari suoi”.Nella struttura familiare patriarcale l’unicoruolo cui la donna può aspirare è quellodi moglie e madre e “una donna, unavolta che si è sposata e ha avuto <strong>dei</strong> figli,ha compiuto il suo unico scopo nella vita.È per questo che in Africa l’avvenenza èriservata solo alle nubili: “un bel corposnello e scattante non è qualcosa dacoltivare da parte di coloro che sono giàsposate”. Anche in queste parole di unadonna nigeriana riconosciamo facilmenteil nostro passato.La netta divisione <strong>dei</strong> ruoli porta, moltevolte, a situazioni di disagio sociale.Anche in queste circostanze, tuttavia,l’uomo tenta in ogni modo di mantenere ilproprio dominio sulla donna:ogni volta che si vuole indicare qualcosadi giusto e di sacro, qualcosa a cui ci siaggancia per definire la propria identità,spesso ha il proprio centro proprio nelladiscriminazione della donna.Nelle parole di un’intervistata keniota:Si tende ad usare questa parola, ‘tradizione’,per obbligare le donne a restare in un certocontesto o comportarsi in una certa maniera:di fatto il mantenimento della tradizioneimplica che le donne continuino formalmentee praticamente ad essere cittadine disecondo grado per molte cose, purtroppo.Naturalmente, la sua invocazionefrequente sta a indicare di conversoche la tradizione è in qualche misuraindebolita, nel senso che può esseremessa in discussione e deve anzi essereriaffermata per richiamare al suo rispettocoloro che se ne allontano, o di cuisi teme che se ne allontanino. Di qui ilsuo uso argomentativo e strumentale,finalizzato a difendere i privilegi acquisitidegli uomini e il mantenimento di unostatus diseguale, che un tempo forse avevauna ragion d’essere, ma che attualmenteappare privo di fondamento.Secondo una testimonianza:I ruoli sono divisi e c’è un giudizio a priorisu quello che una donna e quello che unuomo dovrebbero rispettivamente fare checondiziona le scelte e la vita della donna.Poi si trovano situazioni di povertà, dovele donne lavorano, lavorano, lavorano permantenere la famiglia e gli uomini fannopoco, perché ci sono certe cose che gliuomini non fanno, ad esempio gli uomininon vanno a raccogliere l’acqua e in certeetnie le donne devono fare tutto, perché gliuomini devono fare solo i lavori da uomini ese questi lavori non ci sono, allora l’uomo staa casa e si fa mantenere in qualche mododalla moglie. (donna camerunense)In base a diverse testimonianze,il concetto di tradizione a cui ci si appellaLa nostra società nasce da un sistemapatriarcale in cui c’era l’uomo che eraforte e doveva proteggere la famiglia.E i costumi basati sul criterio della forzafisica, sui privilegi di chi è il capo del gruppo,sulla rigida organizzazione della famigliasono continuati, sono entrati nell’identitàdell’essere umano anche quando si è persala funzione di chi protegge, di chi portada mangiare a casa. Chi è uomo vieneidentificato come un essere privilegiatoe allora ci si dimentica che questi privilegierano di qualcuno che faceva qualcosaper averli.Sappiamo che la tradizione è donna nelsenso che le donne sono chiamate aconservare il bene prezioso dell’identità

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