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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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INTRODUZIONE / IL PROGETTO18famiglie migranti originarie <strong>dei</strong> paesi dovela pratica è diffusa, attraverso un’azionecoerente e concertata di formazione,informazione e sensibilizzazione diretta eindiretta informata al paradigma <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong><strong>umani</strong> e all’eguaglianza di genere./ 3. / Rafforzare le capacità <strong>dei</strong> soggetticoinvolti nel progetto attraverso unametodologia di formazione partecipativa,affinché si facciano parte attiva nellaprevenzione e nel contrasto della praticadelle mutilazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>./ 4. / Facilitare la circolazionedi informazioni sui progressi relativiall’abbandono della pratica nei paesid’origine, riducendo il rischio che lapratica venga eseguita durante soggiornidi vacanza e che siano combinatimatrimoni forzati tra ragazze cresciute inItalia e uomini <strong>dei</strong> paesi d’origine./ 5. / Promuovere un approccio culturalealla pratica che ne affronti la complessità,facilitando la diffusione di informazionie conoscenze attraverso l’informazionecircolante sui media, in modo da evitarestereotipi e prevenire semplificazionidi stampo razzista./ 4. Attività /Il progetto interviene in tutte e tre le macroaree di riferimento individuate dal bandoA - Ricerca/azioneB - FormazioneC - Informazione e sensibilizzazioneattraverso una serie di attività coordinate.Il progetto si propone di costruire unambiente socio-culturale che favoriscail cambiamento <strong>dei</strong> comportamenti<strong>dei</strong>/delle migranti di origine africanarispetto alla pratica attraverso unametodologia integrata, tra le diverseattività del progetto. In particolare:−−La costruzione di un ampio Tavolodi coordinamento regionale permette ilcoinvolgimento attivo <strong>dei</strong> rappresentantidelle istituzioni e organizzazioni chea vario titolo hanno contatto conle persone migranti, assicurandoun’ampia condivisione dell’approcciodel progetto nonché la condivisionedelle priorità e delle esperienzedelle singole istituzioni.−−La mappatura attraverso la ricercaazione,utilizzando gli strumentidell’intervista a testimoni privilegiati ea soggetti appartenenti alle comunitàimmigrate e del focus group, permettedi osservare il campo <strong>dei</strong> processidecisionali che circondano la praticadelle mutilazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>nell’esperienza della migrazione.Saranno identificati tanto attoriistituzionali e professionali, che a variotitolo hanno contatto con le personemigranti, dal personale sanitarioai/lle mediatori/trici culturali,dai rappresentanti di associazioni diimmigrati e di donne, ai/lle funzionari/edi enti locali, dalle forze dell’ordine agli/lle insegnanti, ai media, quanto soggettiappartenenti alle comunità migrantiprovenienti dai paesi ove si praticano lemutilazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>.La mappatura mira inoltre a individuarei valori culturali di riferimentoche sostengono la continuazionedella pratica allo scopo di costruirepercorsi alternativi nel rispettodelle culture delle comunità migranti.Infine la ricerca-azione contribuiràad identificare i bisogni di formazioneinformazione<strong>dei</strong> diversi destinataridel progetto, contribuendo a qualificarei contenuti delle successive attività.− − Le attività di informazione esensibilizzazione, arricchite dalleindicazioni raccolte nel corsodella ricerca-azione e dai contributidi tutti gli attori coinvolti nel Tavolo

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