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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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INTRODUZIONE / Le parole per dirlo13/ Le parole per dirlo /di Cristiana Scoppa“dovere” e che comporta solo la resezionedel prepuzio del clitoride. Questo in teoria,perché, come scrivono Nahid Toubiae Susan Izett, “nessun referto medicodocumenta l’esistenza della pratica inquesta forma”.Nella maggior parte <strong>dei</strong> casi, piuttosto,oltre al prepuzio viene tagliato in parteo interamente il clitoride (II tipo), praticaper la quale la definizione più comune èescissione (dal francese excision,molto usata in Africa occidentale, dove èquesta forma a prevalere) o secondola letteratura medica, clitoridectomia.Circoncisione (femminile), sunna,clitoridectomia, escissione, infibulazione,mutilazioni e/o modificazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong><strong>femminili</strong>, female genital mutilation/cutting. E poi gli acronimi MGF, FGM oanche FGM/C o ancora MGF/E per riunirele espressioni escissione e mutilazioni<strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>. Sono alcunedelle espressioni che ricorrono quandosi affronta questa pratica.“Circoncisione femminile” era, ed è,la definizione usata tradizionalmente<strong>nelle</strong> comunità dove si pratica anche lacirconcisione maschile. Un’equivalenzadi cui le/gli studiose/i hanno prestosmascherato l’iniquità: il termine“circoncisione femminile” è un’eufemisticadescrizione per una varietà di pratiche checomportano l’incisione e asportazionedi clitoride, piccole e anche grandilabbra, con vari livelli e forme di sutura,e per le quali l’Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS) ha costruito unaclassificazione in quattro tipi principali.La meno lesiva (I tipo), e l’unica per laquale possa essere stabilito un parallelocon la circoncisione maschile, è quellache viene comunemente chiamata sunna,parola araba che significa “tradizione” oIl III tipo, cioè l’infibulazione ocirconcisione faraonica, è la formadi intervento più cruenta e consistenell’escissione del clitoride enell’asportazione delle piccole labbra eanche - soprattutto in passato, ma in arearurale ancora oggi – nell’asportazioneparziale o totale delle grandi labbra enella successiva cucitura dell’aperturavaginale ridotta a un piccolo pertugio –non più grande di un chicco di riso odi miglio, ottenuto inserendo unbastoncino al momento della cucitura –per permettere la fuoriuscita dell’urina edel sangue mestruale.In Sudan, scrivono Bettina Shell-Duncana Ylva Hernlund, “c’è una variazionenota come matwasat o ‘circoncisioneintermedia’ che è una forma modificatadi infibulazione in cui le parti tagliate sonole stesse, mentre si suturano insieme soloi due terzi anteriori delle grandi labbra,in modo da lasciare una aperturaposteriore più grande. Si crede che taleforma di infibulazione sia stata la rispostadelle praticanti tradizionali alle leggedel 1946 che proibì l’infibulazione inSudan, anche se in una recente indaginesolo il 2 per cento delle donne sudanesiaffermava di aver subito tale formadi MGF”. Un’altra forma di infibulazioneparziale, diffusa prevalentemente in Africa

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