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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Rapporto di ricerca nella regione Veneto25Si è cioè scelto di intervistare uomini edonne non solo delle comunità africane,per quanto piccole, dove la pratica delleMGF è più diffusa in patria, ma ancheesponenti delle comunità nazionaliafricane più numerose tra quelle presenti<strong>nelle</strong> diverse province del Veneto.Le donne africane intervistate sono stateindividuate in base alla provenienzageografica e alla presunta conoscenzadiretta della pratica. È opportunosottolineare il carattere presunto di taleconoscenza perché in diversi casi le donneintervistate, seppur provenienti da paesinei quali la pratica appare estremamentediffusa, non erano state sottoposte adalcun tipo di MGF. Le 13 donne intervistatehanno un’età compresa tra i 28 e i 50 annie provengono da Somalia, Nigeria, Eritrea,Mali, Burkina Faso, Sierra Leone ed Egitto.Gli intervistati e le intervistate provengonoda Somalia, Mali, Nigeria, Camerun,Senegal, Egitto, Ghana, Burkina Fasoe Guinea 6 .I mediatori/mediatrici e rappresentanti diassociazioni africane sono stati raggiuntisia attraverso le interviste semistrutturate,sia attraverso i focus group. In quest’ultimocaso abbiamo ritenuto opportunorealizzare due focus group, uno destinatoa uomini, l’altro a donne. I soggettiindividuati per i focus group, così come perle interviste semistrutturate, sono statiscelti in base ad alcune caratteristichequali: l’essere mediatori/mediatrici erappresentanti di associazioni, l’ampiezzae la rilevanza del ruolo svolto sul territoriodel Veneto dalle rispettive strutture ogruppi di appartenenza, la provenienzada uno <strong>dei</strong> paesi africani dove la pratica èmaggiormente diffusa.Sono stati dunque intervistatisingolarmente 21 tra mediatori/mediatriciculturali e rappresentanti di associazioni,provenienti da Somalia, Nigeria,Eritrea, Mali, Burkina Faso, Sierra Leoneed Egitto, mentre altri 10 uomini sonostati raggiunti tramite il focus group.Per il focus group delle donne lepartecipanti sono state invece 4.6 Il criterio che si è inteso seguire con questa sceltacampionatoria è stato quello della saturazione teoricaovvero il conseguimento dell’obiettivo conoscitivo dellaricerca. Come suggerisce Bichi (2003),“la domanda più opportuna, dunque, non è: quantepersone bisogna intervistare? Ma: è stato raggiuntol’obiettivo?”.

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