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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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APPROFONDIMENTI231/ <strong>Mutilazioni</strong><strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>e <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> /di Paola DeganiL’intervento di modificazione e mutilazioneeffettuato sui <strong>genitali</strong> esterni <strong>femminili</strong>(MGF) costituisce una manifestazionerituale profondamente radicata nellatradizione e nel contesto socio-culturaledi molte popolazioni, soprattutto africane.Per le modalità con cui vengono eseguitee per le ricadute e i significati simbolici emateriali attribuibili, le mutilazioni <strong>genitali</strong><strong>femminili</strong> costituiscono un insiemedi pratiche drammaticamente violente neiconfronti delle donne e delle bambine, acui possono seguire conseguenze più omeno gravi sul piano della salute fisica eimplicazioni pesanti sul piano psicologico.Secondo quanto precisatodall’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) nella definizione fornita nel 1996,con l’espressione “mutilazioni <strong>genitali</strong><strong>femminili</strong>” (MGF nell’acronimo italiano,FGM nell’acronimo inglese) si inten<strong>dei</strong>ndicare tutta una serie di pratiche diffusein molti paesi, che mirano ad “alterarela conformazione degli organi <strong>genitali</strong><strong>femminili</strong> esterni con finalità culturali,religiose o per altre ragioni comunquenon terapeutiche” e che possono essereindividuate in quattro tipologie distintesulla base della gravità del pregiudizioarrecato ai <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>.MGF è perciò la denominazionegeneralistica con la quale si identificanodiverse pratiche tradizionali checomportano il taglio o l’incisione o altremanipolazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong>effettuati a scopo rituale. La mutilazioneè comunemente effettuata su ragazzedi età compresa tra i quattro e i dodicianni e costituisce un rito di passaggio.In alcune culture è praticata nei giorniimmediatamente successivi la nascitae al più tardi appena prima del matrimonioo dopo la prima gravidanza.La MGF è generalmente eseguita dadonne che tradizionalmente si dedicano aquesta attività, ed è molto spesso collegataa forme di sapere che si tramandano digenerazione in generazione; la ripetizionenel tempo di queste pratiche ha anche unamatrice economica ben precisa.Tenendo presente che forme intermediesono comunque presenti e diffuse, lemutilazioni si distinguono in quattro tipi:Tipo 1: escissione del prepuzio con/senzaescissione di parte o di tutto il clitoride.È la forma di mutilazione meno cruenta eviene più comunemente definita “sunna”.Tale tipologia di mutilazione a volte èlimitata ad una piccola escoriazione dallaquale far stillare del sangue; in altri casiinvece può accompagnarsi oltre cheall’ablazione del prepuzio anche a quelladi parte del clitoride.Tipo 2: escissione del prepuzio e delclitoride con parziale o totale escissionedelle labbra minori. È una mutilazionepiù drastica e cruenta delle precedenti edè generalmente praticata in quegli statinei quali l’infibulazione è stata dichiaratafuori legge, come per esempio in Sudan.Questo tipo di mutilazione è comunementeidentificata con il termine clitoridectomia.Tipo 3: escissione di parte o di tuttii <strong>genitali</strong> esterni con restringimentoo chiusura dell’apertura vaginale(infibulazione). Questa tipologia prevede

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