12.07.2015 Views

Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rapporto di ricerca nella regione Veneto60al corrente di attività politiche sovversivecontro il governo.E.: Perché la mia famiglia è morta,io sono stata in carcere tre mesi.Mio fratello era scappato, tutti gli altri eranomorti. Dormivo per terra, mangiavo paneduro con acqua. Volevano sapere dov’eranoandati, ma io non lo sapevo perché stavosempre con mia nonna. Dentro il carcerele tue mani sono così… legno. Per terra èsporco. Comunque tu non muori, ma deviandare in bagno e non lo trovi. Ti picchiano.Tu dici che è nel passato, ma è tantodifficile dimenticare. Per tutte le donneafricane è difficile, molto difficile. Puoi anchemorire presa a calci, non c’è nessuno checontrolla. Donne, bambini, anche un anno,due anni, alcuni fanno fino a vent’anni incarcere. Non c’è nessuno che controlla.Mia nonna ha pagato qualcuno perché mifacessero uscire, ma se non hai soldi ci muoriin carcere. Ha pagato qualcuno di notte, chea sua volta ha pagato qualcun altro e cosìvia finché qualcuno mi ha mandata fuori.Più o meno quanti anni avevi quando seistata in prigione?E.: Undici (E., Eritrea)Per tutte queste donne, la consapevolezzadella violazione <strong>dei</strong> loro <strong>diritti</strong> ha acquisitogiorno dopo giorno la pregnanza di unapersecuzione e le ha portate a fuggire.Abbiamo ritenuto importante riportareanche le esperienze di donne per lequali le MGF non sono state al centrodel conflitto, perché le evidenze circa laconnotazione di genere delle violenzesubíte può sicuramente fornire un’utilecornice nella quale collocare la pratica neipaesi di provenienza. Rispetto invece alcaso di C. appare ineludibile la centralitàdella pratica quale motivo scatenantedella stessa richiesta di asilo.A tal proposito, è bene ricordare che leMGF sono state oggetto di un’articolatadisputa sul fatto di costituire o meno unaforma di violazione <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong>.In molti paesi la pratica è stata condannatae sanzionata con pene severe, ma itentativi di protezione per le donne cherischiano di essere sottoposte alla praticae ad altre forme di violenze di genere sonoancora troppo labili.Le MGF, anche se sono state riconosciutecome una violazione di <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> e unatto illegale sia nei paesi occidentali chenella maggioranza <strong>dei</strong> paesi africani 22 ,sembrano rimanere nel limbo nel qualedimorano tutte le pratiche sulle quali sicombatte la battaglia tra diritto e cultura.In questa prospettiva si può leggereanche la posizione delle donne africaneintervistate che hanno manifestato il lorodisaccordo rispetto all’approccio che vedela pratica come una violazione <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong><strong>umani</strong>. Le ragioni sostenute indicano nei<strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> una sorta di forzatura che, seesercitata nel contesto africano, potrebbesuscitare reazioni di opposizione cherischierebbero di ledere maggiormente i<strong>diritti</strong> delle donne. Di fronte a tali posizioniné l’approccio <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong>, né quellodella violenza e tanto meno le implicazioniper la salute riproduttiva sembrano esseresufficienti per sviluppare un atteggiamentofermo e deciso contro la pratica. Un simileatteggiamento è stato rilevato sia <strong>nelle</strong>interviste singole alle donne, sia nel focusgroup con le donne, di cui si discuterà nelprossimo capitolo, nel quale sono emerseposizioni variamente collocabili lungo lalinea che va dalla disapprovazione allaparziale tolleranza.Di seguito riportiamo uno stralciodi intervista con B., maliana, in Italia da 10anni, sposata con un connazionale.È stata sottoposta alla pratica da bambinaed è stata familiarizzata ad una culturanella quale la verginità della donna è22 Una decisa condanna a livello regionale africanodi tali pratiche è presente nel Protocollo di Maputo allaCarta africana sui <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> e <strong>dei</strong> popoli, adottato nel2003 ed entrato in vigore nel 2007.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!